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martedì 15 luglio 2008

Fotografi nel web #17: Antonio "Nemo" Amato

Pubblicato su Dentro al Replay il 01/04/2008




Antonio "Nemo" Amato: chi è?
Uno studente 25enne di Archeologia orientale con la passione per la fotografia e la comunicazione visiva.

Quando hai iniziato a fotografare?
Ho sempre avuto un ottimo rapporto con le macchine fotografiche, ma ho iniziato a fotografare con un occhio diverso nel novembre del 2006 quando ricevetti una digitale compatta come regalo di laurea.
Da allora ho riesumato vecchi cimeli di famiglia e ho fatto "il cammino del gambero" (come qualcuno ama definirlo) verso la pellicola.

Non solo fotografo, ma anche blogger...
Esatto. Credo che la mia passione per la fotografia sia scaturita anche dalla necessità di abbinare immagini e parole. Quando mi accingo a scrivere un post, spesso la prima cosa che faccio è proprio cercare una fotografia che rappresenti visivamente quel che ho intenzione di scrivere.


Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Cerco sempre di spaziare, di non fossilizzarmi su un genere particolare. Ultimamente, dopo una lunga serie di paesaggi urbani, mi sto concentrando sui ritratti.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
Assolutamente no. Anche se devo ammettere di averci pensato.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Fare dei nomi, in questi casi, significa allinearsi su un certo filone fotografico. Comunque ho sempre apprezzato i lavori di Robert Capa, di Henri Cartier Bresson e di Clarence Sinclair Bull.
Tra i fotografi del presente, trovo che
Gianni Berengo Gardin sia veramente a un livello più alto rispetto gli altri.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Attualmente sono "equipaggiato" con: Canon AT-1 (FD 50mm 1:1.8 S.C.), Canon EOS 1000F N (EF 35-80mm 1:4-5.6 II), Holga 120 CFN, Lubitel 2.
A breve prevedo di comprare una Canon EOS 400D.

Qual è lo scatto (o gli scatti) al quale sei particolarmente legato?


"Una ruga di ridente nostalgia". Piccolo aneddoto: sono rimasto venti minuti davanti al viso di mio nonno, con la fotocamera a pochi centimetri dal suo occhio. Lui un po' rideva, un po' mi spingeva dietro, un po' si girava. Sono affezionato da morire a questo scatto, perchè stabilisce in maniera netta la complicità tra me e il mio "vecchio".


"Mille bolle blu". Uno di quegli scatti fortunati. Nessuna prova preliminare, nè decine di scatti prima di trovare quello perfetto. Mi trovavo solo al posto giusto nel momento giusto.

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Attualmente sono impegnato in un progetto particolarissimo: Camera Oscura. Si tratta di un gruppo su Flickr (anche se presto c'è l'intenzione di spostare tutto l'apparato organizzativo ed espositivo su un dominio privato), formato da giovani fotografi "in erba". Un regolamento chiaro e con dei tempi ben precisi per permettere ai partecipanti di "giocare" con la composizione e l'idea fotografica: una volta scelto un tema, ognuno ha 15 giorni di tempo per scattare una singola fotografia. E' un modo simpatico per imparare a fotografare, non solo con una tecnica sempre maggiore ma anche (e soprattutto) con il cuore.
Per il futuro, ho qualcosa in cantiere... Top secret.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Mai.

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
"Mille bolle blu" vinse il contest "Autority of a summer" organizzato da Samuele Silva e dedicato ai fotografi/bloggers. Unico riconoscimento.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Circa 8 ore alla settimana. Principalmente nei weekend (con la predilezione per la domenica mattina presto). Ma generalmente porto sempre dietro una delle mie macchine fotografiche, proprio per evitare di perdere uno scatto particolarmente interessante.

Raccontaci un episodio curioso durante una sessione fotografica.
Durante la sessione fotografica organizzata per il tributo a Marcel Marceau, insieme all'amico che mi aiutava con le luci, ho passato una buona mezzora ad appallottolare fogli di carta e sparpagliarli nella cappella privata dove avremmo fatto le fotografie. Un colpo d'occhio significativo, ma che ci è costato tanta fatica.

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Tendo a non rivederli. Sono ipercritico con i miei scatti, specialmente quelli vecchi. Per cui, meno li guardo e meglio è...

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Alcune si trovano sul mio blog personale http://www.nemoblog.org/.
E' possibile invece osservarle tutte su Flickr.

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Prima ancora di poggiare l'occhio sul mirino, la foto deve essere già dentro la testa. Solo così è possibile scattare con il cuore.
Diffido sempre di chi sta minuti interi con l'occhio incollato alla macchina fotografica (se non per regolare qualcosa). Significa che sta tentando di costruire una foto da zero.
E non è nel mio stile.









Fotografie: © Antonio "Nemo" Amato

In chiusura vorrei ringraziare Libero per i complimenti e gli incoraggiamenti.
Un ringraziamento particolare va anche ai miei "compagni di viaggio" di Camera Oscura, con i quali stiamo portando avanti un progetto importante e stimolante.

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