Comunicazione di servizio: il blog non è più attivo né aggiornato dall'11 aprile 2013

Informo che la pubblicazione di nuove interviste è al momento sospesa a causa del poco tempo a disposizione per seguire il blog come meriterebbe, mi dispiace...
Invito comunque gli utenti a navigare sulle pagine alla ricerca di interessanti interviste, ad esempio questa (postuma) a Mario Giacomelli.

Mi scuso per l'inconveniente con gli affezionati lettori e (spero) a presto!
Ricerca personalizzata

giovedì 22 gennaio 2009

Fuoco su... Libero Api!!

Stavolta tocca a me... :-)

E' con immensa soddisfazione che segnalo questa intervista al sottoscritto realizzata da Paolo Perbellini (Perbe) dello staff della Community di Fotografia "OltreLaFoto" per la rubrica "Fuoco su...".

Ringrazio Paolo e tutto lo staff di OltreLaFoto; sono onoratissimo di passare, per una volta, da intervistatore ad intervistato.


Dopo una lunga pausa, torna la rubrica "Fuoco su..." proponendo un utente che non conosciamo molto bene per le sue foto, ma sicuramente per le sue interviste di "Fotografi nel web" che di tanto in tanto appaiano anche sul nostro forum di OLF.
Si tratta di Libero Api, l'intervistatore dei fotografi nel web, che oggi viene a sua volta intervistato!
Buona lettura ;)


Libero Api, chi è?

Piacerebbe saperlo anche a me… ;-)
Posso dire… 42 anni, sposato e padre di due splendidi bimbi, vivo a Senigallia, scatto qualche foto e gestisco blogs a tempo perso.


Siamo abituati a vederti postare le tue interviste qui su OltreLaFoto. Ma oltre a questo non conosciamo Libero Api… Dai, presentati per bene!

Qua su OltreLaFoto sono presenti numerosi “fotografi”, di quelli bravi, che fanno Fotografia con la Effe maiuscola.
Io non ritengo di potermi inserire tra loro; mi definirei un fotoamatore autodidatta, non avendo basi né di tecnica né di cultura fotografica in genere; ma mi considero, però, naturalmente dotato nel “vedere” e nel comporre l’inquadratura.
Ho iniziato a “respirare” il mondo della fotografia non troppi anni fa, grazie alla scoperta di siti e forum di condivisione fotografica che mi hanno aiutato molto sia a conoscere altri fotoamatori davvero bravi che a crescere “stilisticamente” e tecnicamente; ho partecipato anche a meeting e raduni di appassionati fotoamatori che mi hanno dato modo di trasformare amicizie “virtuali” in reali; ho assistito in questi anni alla crescita di appassionati conosciuti in rete, dal loro primo approccio con la fotografia fino al professionismo… ho avuto anche parecchie manifestazioni di sincera stima che mi hanno appagato non poco.
Ho frequentato davvero molti siti e forum dedicati alla fotografia sia italiani che stranieri, arrivando quasi a “saturazione” al punto che due anni fa decisi di fermarmi, di non pubblicare e commentare più (o almeno di dare al tutto una brusca ridimensionata) e dedicarmi invece ad un’altra realtà in espansione che stava catturando il mio interesse: il mondo dei blog.
Il mio “primo” blog vide la luce nel novembre 2006; “Dentro al Replay” nacque come spazio destinato a diario fotografico personale e raccoglitore di notizie legate alla fotografia, ma in seguito si è evoluto anche in altri campi, dai reportages alla blogosfera, dalla musica fino all’altra mia passione, i libri.
Un anno dopo creai un secondo blog, stavolta dedicato alla manifestazione internazionale sulla cultura e musica americana degli anni ’40 e ’50 che si tiene ogni agosto a Senigallia e che mi coinvolge (e travolge) in prima persona: il “Summer Jamboree”, una vera miniera d’oro per gli appassionati di fotografia.
Recentemente poi si è aggiunto al piccolo “network” un altro blog, in pratica un raccoglitore delle mie interviste fotografiche… ma di questo parlerò più avanti.

Insomma, di carne al fuoco non ne manca…


Come è nata la tua passione per la fotografia?

Fin da ragazzino la mia compattina a rullino mi seguiva in ogni occasione buona per far foto. Però, nel 2002, grazie ad una ormai preistorica fotocamera Canon PowerShot da 1.2 megapixel avuta in prestito da un amico, scoprii le potenzialità del digitale ed iniziai a guardare il mondo con “occhi fotografici”… fu una cosa per me travolgente!


Hai dei fotografi di riferimento, delle opere di riferimento alle quali ti ispiri correntemente o ti sei ispirato?

Bisogna sapere che abito nella città che diede i natali e nella quale visse tutta la sua vita il grande Mario Giacomelli, città che fu protagonista di una rivoluzionaria epoca della fotografia italiana grazie al Gruppo Misa e a fotografi come lo stesso Giacomelli, Cavalli, Ferroni, Branzi e molti altri; è quindi inevitabile, per qualsiasi fotografo di Senigallia, crescere, confrontarsi e sperare di ripercorrere la strada di questi Maestri della Fotografia.
Qui nella mia città si è costantemente alla ricerca di un “erede” di Mario Giacomelli, ma a mio parere un erede non potrà mai esserci, anche se non è difficile trovare bravi fotografi che interpretano la realtà usando il suo stile (io però non sono tra quelli).
Non mi sento di dire di avere fotografi di riferimento, mi sono avvicinato alla fotografia in maniera autodidatta, senza basi di tecnica fotografica e senza aver mai “studiato” le opere dei “Grandi”.
Credo forse di essere stato maggiormente influenzato dallo stile degli amici conosciuti nei numerosi forum su internet che ho frequentato in questi anni di passione, piuttosto che dai grandi maestri…


Hai un genere fotografico preferito?

Il mio genere fotografico “preferito” varia a secondo del periodo che sto vivendo; nel mio portfolio c’è un po’ di tutto, forse perché non ho ancora trovato una mia “direzione” ma continuo a sperimentare e fotografare ciò che in quel determinato periodo mi va maggiormente, senza pormi obiettivi né limiti.
Adoro da sempre fare foto ai concerti, e soprattutto cogliere l’intima intesa che si crea tra musicista e strumento musicale (in particolare trovo fantastico il dualismo uomo/contrabbasso); ma mi piace anche cogliere di sorpresa la gente comune, usando il teleobiettivo “a tradimento” per immortalare le espressioni, i gesti, i sentimenti di chi non sa di essere il mio modello in quel momento.
Credo comunque di essere in fase di evoluzione e dirigermi sempre di più verso una fotografia “reportagistica” (documentazione di manifestazioni e concerti), forse anche per il tempo sempre minore che posso dedicare alla “ricerca” di una foto più intimistica o artistica che dir si voglia.


Purtoppo non ci sono tue foto su OLF e dobbiamo accontentarci dei link ad altri siti per vederle. Spero che presto arrivino anche su OLF queste tue belle opere ;)










Che attrezzatura hai usato ed usi generalmente?

In passato ho usato fotocamere compatte come la Sony DSC-F717 o la Panasonic Lumix DMC-FZ30 prima di passare al sistema reflex, quasi due anni fa, con una Canon EOS 400D.
Attualmente utilizzo una Canon EOS 450D con tre ottiche che mi garantiscono una copertura di focale che va dai 10 ai 300 mm.: Sigma 10-20, Tamron 17-50 F/2.8, Sigma 70-200 F2.8. Non ho mai scattato in RAW (forse per pigrizia?), e affido la post-produzione ad una vecchia versione di Photoshop.


Bianco e nero o colore? E perchè?

Dipende. Alcune foto nascono in bianco e nero, altre lo diventano; alcune non potranno mai esserlo.
Ultimamente vedo il mondo più a colori (e storto) che in monocromatico…


Passiamo ora alla tua bella rubrica: FOTOGRAFI NEL WEB. Raccontaci come è nata questa tua iniziativa e come si è sviluppata. Illustraci il tuo progetto.

“Fotografi nel Web” è nata nel gennaio 2008 come una rubrica del mio blog “Dentro al Replay” un po’ per scherzo.
Un giorno, anche leggendo qua e là sul web interviste ad alcuni fotografi, decisi di buttare giù alcune domande standard e di inviare il questionario a diversi amici conosciuti negli anni di frequentazione di siti e forum a tema. In parecchi mi risposero entusiasti dell’iniziativa e da lì, con pubblicazioni più o meno regolari, ho pubblicato oltre 60 foto-interviste nell’anno 2008 (ma le pubblicazioni continuano anche nel 2009!) con un riscontro molto positivo su diverse comunità fotografiche, le quali mi hanno anche fatto richiesta di segnalare le nuove uscite sui propri forum.
E’ stata un’iniziativa che mi ha dato molte soddisfazioni, mi ha fatto conoscere nuovi amici ma soprattutto dà a tutti la possibilità di conoscere in maniera più approfondita le persone intervistate, mettendo in luce lati della personalità non visibili “oltre” le immagini da loro prodotte.


Hai partecipato a mostre o concorsi?

Giusto un paio di mostre e di scarsa rilevanza, nella mia città; la prima alcuni anni fa della durata di un pomeriggio per una manifestazione legata ai bambini, la seconda questa estate in concomitanza con il Summer Jamboree dal titolo “Sogni di Rock’n’Roll”, con foto in tema “vintage”.
Di concorsi ne ho fatti diversi, sia di tipo “classico” che esclusivamente su internet; qualcuno ne ho anche vinto, ma anche in questo caso niente di rilevante, anche se mi hanno fatto conoscere sia nella mia città che nella rete. Oltretutto le mie foto sono molto diffuse in internet, all’interno di blog personali o di gallerie su MySpace, sia di amici che di artisti musicali.
Mi ha invece fatto molto piacere essere stato chiamato a far parte di una giuria per un concorso fotografico legato al mondo dei blog, in occasione del “Festival dei Blog 2008” ad Urbino, lo scorso ottobre.


Che cosa pensi delle comunità fotografiche su internet?
Penso che siano un ottimo strumento per chi si avvicina a questa passione: attraverso la condivisione, il mettersi in mostra ricevendo giudizi sul proprio lavoro, l’osservazione del lavori “di quelli più bravi”, si può davvero crescere e migliorarsi.
Sono anche ottimi luoghi di socializzazione, personalmente io devo molto a queste comunità.


Qualche tua personale riflessione in generale sul modo di commentare, sulle critiche, sugli atteggiamenti dei fotografi che popolano il web?

Ti dico come dovrebbe essere, secondo me, la comunità fotografica “ideale”: un luogo con persone innamorate della fotografia, che mettono a disposizione il loro tempo e la loro esperienza per dare consigli agli utenti alle prime armi, che scrivono commenti costruttivi sulle foto sia belle che brutte, che sono disposti a ricevere un commento anche negativo alle proprie foto pubblicate senza risentimento, che partecipano alle iniziative della community e partecipano ai contests ed ai raduni…
Utopia.
Anche se, fortunatamente, nella miriade di siti e forum fotografici italiani qualche piccola isola felice si può ancora trovare.
Nel web, purtroppo, si ritrovano (spesso amplificati dall’anonimato) tutti gli elementi umani negativi presenti nella vita reale; sono quindi normali le invidie tra utenti o tra gli stessi siti, l’arrivismo, le malelingue, le discussioni e le guerre verbali per cose spesso futili.
Secondo me basta poco per “vivere felice” in una comunità fotografica: saper gestire le proprie amicizie e non dare importanza alle cose che non la meritano, ma soprattutto non prendersi troppo sul serio e ricordarsi che si sta nel web per osservare, condividere e passare qualche momento della giornata insieme ad amici con la nostra stessa passione.
Forse sono stato troppo “buonista”? ;-)


Di tanto in tanto, ti vediamo postare sul forum i link delle tue interviste su FOTOGRAFI NEL WEB. Saremmo felici di vederti partecipare anche alla vita fotografica della community, postando tue foto e contribuendo al confronto fotografico con commenti ed interventi sul forum.
Ad ogni modo, caro Libero, personalmente ed a nome di Oltrelafoto.com, ti ringraziamo per il tempo dedicato a questa piacevole intervista, avendo dato modo a tutti noi, di conoscere meglio un utente “speciale” di OLF.


Grazie per l’aggettivo “speciale”. Purtroppo, come ho scritto in precedenza, ho un po’ perso lo stimolo di commentare i lavori degli altri fotografi sui forums, spendo moltissimo del mio tempo libero dietro ai progetti sui miei blogs e su altri spazi del “social-web”, ma prendo il tuo invito come un impegno per il futuro. Siete una bella community, continuate su questi binari.
Un saluto e un ringraziamento a te e a tutto lo staff di Oltrelafoto.

Grazie ed alla prossima intervista ;)
Perbe


L'intervista originale è qua!

2 commenti:

  1. Condivido la tua soddisfazione, Libero! La passione che hai, pervade anche questa intervista.
    Ciao, Paolo

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