Nicola Lodigiani: chi è?
Mi ritengo un fotoamatore evoluto, una definizione letta su qualche catalogo di fotocamere che mi ha fatto sorridere, nonostante fotografo anche per professione i lavori che faccio li scelgo sempre in campi di mio gradimento, ho la fortuna di non doverci campare con la mia attività di fotografo, quindi mi posso permettere di fare solo i lavori che ritengo più vicini al mio intendere di fotografia. Poi a volte capita anche qualche lavoro meno gradito, soprattutto quando collaboro con altri fotografi, purtroppo uno dei miei grandi "difetti" è che non sono capace di dire di no a chi mi chiede una mano. Con questi lavori posso togliermi qualche sfizio sulla attrezzatura senza dover gravare sul bilancio familiare.
Quando hai iniziato a fotografare?
Relativamente tardi, diciamo che fotografo con una certa continuità e dedizione da 13 anni, praticamente oltre i 30 anni, dato che in questo momento ne ho 45, anche se devo dire che la fotografia è nella mia vita da sempre, ho foto fatte da me con la vecchia Agfa di famiglia alle gite scolastiche delle elementari.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Farei prima a dire quale è il genere che non mi piace fotografare, mi piace fare un po' di tutto, la foto naturalistica sopra tutte ed è l'unico genere che pratico diciamo tutto l'anno (oltre ai matrimoni per lavoro) l'unico genere per cui trascuro altri generi fotografici. Mi piace vivere a contatto con la natura, ci sono giorni che esco per fotografare, ritorno senza neanche aver acceso la fotocamera per mancanza di soggetti, ma sono soddisfatto lo stesso perchè magari ho trascorso mezza giornata senza pensare a niente altro se non a godermi la giornata. Adesso poi che ho scoperto la macro fotografia sono maggiormente motivato a trascorrere giornate in mezzo alla natura.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Ho iniziato come detto 13 anni fa proprio con un corso di fotografia, il classico corso base, che mi ha aperto le porte di questo meraviglioso mondo. Era ancora il tempo dell'analogico, il tempo cioè che si sapeva se era venuto bene il lavoro solo quando non c'era più la possibilità di rimediare, il tempo delle diapositive e quindi il tempo in cui quello che avevi scattato rimaneva per sempre, è lì che ho iniziato a guardare dentro al mirino della fotocamera con un occhio ben diverso da quello che tanti figli del dgt fanno oggi, allora un click in meno era risparmio di soldi, una composizione corretta faceva la bella foto e non c'era la possibilità di croppare, raddrizzare, eliminare i disturbi. Si scattava molto meno e la qualità era decisamente più alta. Certo che una volta arrivato il dgt sono stato uno dei primi a cavalcare il vento della novità, riconosco che è una grande comodità e soprattutto una grande opportunità, mi piace però scattare ancora come prima, la composizione mi piace farla ancora in camera e non al pc, nella fotografia naturalistica mi piace trovare il sistema di arrivare a 10 cm dall'uccellino se serve fare un ritrattone, piuttosto che scattare da 10 mt e poi croppare.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
I grandi del passato li apprezzo tutti, come detto mi piacciono praticamente tutti i generi fotografici quindi mi piace guardare immagini. Forse Ansel Adams è quello che più mi ha dato in fatto di cultura fotografica, anche in relazione allo sviluppo e la stampa e non solo riguardo alla ripresa. Del presente tutti e nessuno, nel senso che in questo mondo fare belle foto è alla portata di tutti, lo si vede tutti i giorni su MicroMosso, apprezzo particolarmente i geni, quelli che hanno la fantasia di creare qualcosa di diverso, mi viene in mente per esempio Oliviero Toscani con le campagne pubblicitarie di Benetton.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Sono un feticista, l'attrezzatura per me è tutto, sono dipendente dall'attrezzatura, sono uno di quelli che non importa l'ultimo ritrovato della scienza e della tecnica, ma vorrei avere sempre il meglio in tutto. Per me la foto la fa l'ottica, quindi ho sempre avuto un occhio per gli obiettivi piuttosto che per i corpi macchina. Ho iniziato con Yashica FX3 e il suo 50mm, poi su un mercatino ho trovato in blocco il 28mm, l'85mm e il 135mm. Dopo circa un paio d'anni sono passato all'autofocus con Nikon, la F801s e 28-70, quindi la mia prima fotocamera nuova, la F90x, nel frattempo avevo trovato usato anche un 70-200 f4,5-5,6 poi la passione per la caccia fotografica e l'acquisto di un 300 f4 usato e di un 1,4x Sigma. Poi la necessità di un secondo corpo affidabile per i matrimoni mi ha portato alla F100 e all'80-200 f2,8. Con l'avvento del dgt ho acquistato nell'ordine una D100, D200 e 2 D300, ho recentemente comprato una F5 analogica, l'ammiraglia, la miglior reflex analogica di casa Nikon di sempre, sempre stata il mio sogno ma con i suoi oltre 5.000.000 di vecchie lire di listino sempre inarrivabile, ora l'ho acquistata per 250,00 euro. Ultimamente ho compiuto il grande passo, ho tenuto solo il 300 f2,8 e il 500 f4 ed ho smaltito quasi tutto il mio corredo e ho acquistato quello che ritengo il meglio che c'è ora sul mercato: 24-70 f2,8 e 14-24 f2,8 e per ultimo il 200 f4 Micro.
Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?
Vorrei dire tutti quelli fotonaturalistici, dal primo all'ultimo, in quanto tutti mi ricordano qualcosa di bello, un'emozione, una particolare giornata. Certamente due scatti ed una serie su tutti, non sono le foto migliori, anzi i due scatti soffrono entrambi di vari problemini, ma per un certo verso sono quelli che mi hanno dato tanta soddisfazione.
Il primo è anche il mio primo scatto fotonaturalistico, appena preso il 300 f4 vado un week end al mare e a Burano fotografo un gabbiano che in volo raccoglie qualcosa dall'acqua, credo un pezzo di pane.
Il secondo scatto è una volpe su un laghetto ghiacciato che ha appena predato quello che credo sia una gallinella d'acqua o una folaga, questo scatto è stato fatto con un Novoflex 600mm f5,6 + 2x a mano libera ed è leggermente mossa e fuori fuoco, ma mi ha lasciato solo il tempo per uno scatto.
Entrambi questi scatti sono da diapositiva. Per ultima la serie di tentativo di predazione da parte di un gheppio nei confronti di un gruccione che potete vedere qua nel forum di MicroMosso; avere assistito a questa scena praticamente da 3 - 4 mt di distanza mi ha procurato un'emozione seconda solo alla nascita di mia figlia.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Attualmente sto dedicandomi soprattutto alla fotografia macro, un genere che per troppo tempo ho trascurato, ritagliandomi qualche momento tra una cresima, un matrimonio e una comunione. In futuro chissà, sono uno che vive alla giornata e, soprattutto nella fotografia, sono abiituato a non fare progetti a lungo termine.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Ho esposto diverse volte le mie foto in mostre, una personale ed alcune collettive. Ho fatto parte per un certo periodo di tempo di un circolo fotografico virtuale in compagnia di gente proveniente da ogni parte d'Italia con cui abbiamo condiviso diverse volte spazi espositivi con mostre a progetto. Lo scopo di questo gruppo era quello di portare avanti la fotografia in b&n chimica, stampata in camera oscura da noi stessi. Condivido ancora questo progetto, ancora adesso io scatto più o meno regolarmente in b&n e sviluppo e stampo nella mia camera oscura, ma ho abbandonato il gruppo per vari motivi, soprattutto perchè c'è stato un progressivo migrare verso formati medio-grandi, addirittura banchi ottici, con stampe grandi anche 50x70, a quel punto la stampa da formato 24x36 diventava un po' "misera". Con loro ho esposto 3 volte a Castelsangiovanni (PC) in occasione di una importante mostra scambio di materiale fotografico, una volta a Torino, una a Cortona (PG). Le altre volte ho esposto in una personale in provincia di Piacenza con 10 anni di foto naturalistiche ed una collettiva assieme ad un amico del circolo fotografico dal titolo "Africa.....Padana" in cui io esponevo la parte padana con foto di animali per l'appunto ritratti nelle mie zone e lui foto di animali ritratti in Namibia in un safari fotografico.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Le mie foto sportive sono state pubblicate diverse volte su quotidiani locali e nazionali, ho collaborato per diversi anni con una società di basket serie A2 realizzando le foto che andavano sul giornalino che distribuivano gratuitamente al palazzetto in occasione delle partite, mentre le foto naturalistiche sono state pubblicate una volta su "Uccelli in Natura", un bimestrale di ornitologia che si può acquistare esclusivamente in abbonamento. Altre mie foto le si possono trovare nei libri di un amico ornitologo e grande studioso dei rapaci notturni, Marco Mastrorilli. Il mensile Fotoit, organo di stampa della Fiaf, invece ha pubblicato un articolo su un mio progetto effettuato a Burano con pellicola infrared, potete vedere l'articolo scansionato qui anche se la scansione è veramente pessima, ma sempre nel mio sito ci sono anche tutte le foto del progetto. Ho partecipato anche a concorsi nei quali ho avuto qualche foto premiata o segnalata o ammessa.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Sempre troppo poco o, meglio, mai quanto vorrei, comunque praticamente tutto il mio tempo libero, compatibilmente con le esigenze della famiglia. Cerco di tenermi libero le domeniche mattina, quando possibile, sveglia all'alba e fotocamera a tracolla, oppure durante le ferie estive.
Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Durante la mia carriera fotografica mi sono capitati diversi episodi curiosi, una cosa ricorrente sono i miei "incontri-scontri" con le forze dell'ordine, niente di particolarmente grave, ma almeno 6-7 volte ho dovuto rendere conto a Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani ed addirittura la Gendarmeria francese a Parigi. Vi racconto l'ultima, capitata un annetto fa: ho notato un gufo che tutte le sere si appollaiava sui cartelli pubblicitari sulla tangenziale sud di Piacenza, per cui una sera decisi di partire alla caccia del gufo, la santa donna di mia moglie alla guida e io seduto sul sedile lato passeggero con D300, 300mm f2,8 e flash pronti a scattare. Primo giro sulla tangenziale e del gufo nessuna traccia, secondo giro idem, terzo giro men che meno, stavo pensando di tornarmene a casa quando invece ho fatto girare mia moglie in una strada che porta verso il nulla in aperta campagna, la percorro tutta quindi inversione per tornare indietro quando finalmente lo vedo, nascosto dietro un guard rail appollaiato su una struttura metallica; non appena ci vede parte in volo nella direzione opposta alla nostra, quindi inversione in mezzo alla strada deserta e via a rincorrere il gufo che troviamo circa 200 mt più avanti su un guard rail, questa volta non scappa, abbasso il finestrino mantenendoci ad una certa distanza ed incomincio a scattare, uno, due, cinque, dieci scatti, poi incominciamo piano piano ad avvicinarci, io continuo a scattare lui sembra non interessarsi a noi fino ad arrivare a pochi mt di distanza, ancora uno scatto, un altro, un altro ancora, da dietro arriva un'auto, noi siamo sul margine della strada con le 4 frecce accese la macchina ci può passare tranquillamente, ma ad un certo punto si accende una luce fortissima che ci illumina da dietro e la macchina si ferma proprio dietro di noi e scende il poliziotto con la mitraglietta spianata e viene verso di me, tra l'auto ed il guard rail, il gufo parte in volo e si posa dieci mt più avanti su un cartello stradale, il poliziotto arriva vicino alla portiera e ci chiede cosa stessimo facendo, al che alla mia risposta lo vedo rilassarsi abbassando la mitraglietta, gli faccio vedere la foto del gufo nel display della macchina fotografica e gli mostro sul cartello stradale la mia preda, gli diamo i documenti, lui ci dice che hanno avuto una chiamata in cui una persona diceva che sulla strada davanti alla sua cascina c'era una macchina sospetta che andava avanti e indietro con le 4 frecce accese ed ogni tanto dalla macchina partivano dei bagliori. Se volete vedere le foto di Pasquale, il gufo della tangenziale le potete trovare qui.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Innanzi tutto cestino furiosamente, tante cose che ho tenuto per anni sono finiti in spazzatura elettronica negli ultimi tempi. Non rinnego il mio passato, convinto che nessuno nasce imparato, potrebbe anche essere che tra qualche anno anche alcuni tra i miei preferiti di oggi finiscano nel cestino, cerco sempre di presentare il meglio di me stesso, aggiungerei con una certa coerenza.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Le mie foto le potete trovare sul mio sito, http://www.nicolalodigiani.com/ oltre che su MicroMosso.
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Dipende con che spirito uno si avvicina alla fotografia, negli ultimi anni ho tenuto diversi corsi di fotografia per il circolo fotografico e vedo diversi approcci alla fotografia da parte dei corsisti, certamente la prima cosa che consiglierei e che consiglio sempre ai miei allievi è inizialmente di seguire (senza iscriversi) i vari forum di fotografia che si possono trovare su internet, di visitare le mostre fotografiche di chiunque esse siano, tanto di Anselm Adams quanto di un Pico Pallino qualunque, di tenere sempre la fotocamera addosso, di scattare, tanto, ma con costrutto, non tanto per scattare, per chi scatta in analogico di scrivere tutto, modalità di scatto, tempi e diaframmi, lì non ci sono gli exif da andare a spulciare, di discutere con altri fotografi gli scatti effettuati e di accettare sempre eventuali suggerimenti, soprattutto se arrivano da gente che fotografa da "qualche" anno. Dico di non iscriversi ai forum perchè finchè non si è un po' navigati è sempre meglio non ascoltare i commenti dei forum di fotografia, non si ha ancora la malizia sufficiente a filtrare i commenti in modo adeguato. Quando ho iniziato io a fotografare, i parenti, amici tutti mi dicevano che le mie foto erano bellissime, decisi allora di partecipare ai concorsi con le mie bellissime foto e regolarmente le mie foto non venivano manco ammesse, mi chiedevo il motivo, tutti dicevano che facevo foto bellissime e quelle giurie manco le prendevano in considerazione. Mi sono messo allora ad andare a vedere le mostre dei vari concorsi fotografici a cui partecipavo, per cercare di capire i motivi per cui quelle foto erano migliori delle mie, mi resi conto subito del perchè e nel giro di un paio d'anni sono arrivato anch'io a vincere concorsi, ad avere foto segnalate e/o ammesse alle mostre ecc. Un altro consiglio sarebbe quello di partecipare alla vita di un circolo fotografico reale e non virtuale, secondo me un altro ruolo molto importante; per ultimo, ma non per questo meno importante, farsi una cultura tecnica importante, bisogna sapere come fare una buona foto e non cercare nelle compact flash o negli hard disk la buona foto, solo così in qualunque situazione si sarà in grado di tirar fuori qualcosa di accettabile, fosse anche solo la foto ricordo di una gita scolastica o di una serata tra amici. Sull'attrezzatura non posso fare la solita morale che non è il mezzo a far la foto, ma il fotografo, almeno dopo quello che ho detto nelle risposte precedenti, io ne sono consapevole comunque che una foto insulsa rimane insulsa anche se fatta con l'ammiraglia da 8000 euro, quello che mi sento di dire è di leggere il libro più importante per un fotografo e cioè il libretto di istruzioni della propria fotocamera e di imparare ad usarla ad occhi chiusi, quando possibile usare la macchina in manuale o in priorità di tempi e diaframmi, non tenere sempre le macchine in Program ed affidare sempre ad un software come effettuare lo scatto.
Fotografie: © Nicola Lodigiani
Mi ritengo un fotoamatore evoluto, una definizione letta su qualche catalogo di fotocamere che mi ha fatto sorridere, nonostante fotografo anche per professione i lavori che faccio li scelgo sempre in campi di mio gradimento, ho la fortuna di non doverci campare con la mia attività di fotografo, quindi mi posso permettere di fare solo i lavori che ritengo più vicini al mio intendere di fotografia. Poi a volte capita anche qualche lavoro meno gradito, soprattutto quando collaboro con altri fotografi, purtroppo uno dei miei grandi "difetti" è che non sono capace di dire di no a chi mi chiede una mano. Con questi lavori posso togliermi qualche sfizio sulla attrezzatura senza dover gravare sul bilancio familiare.
Quando hai iniziato a fotografare?
Relativamente tardi, diciamo che fotografo con una certa continuità e dedizione da 13 anni, praticamente oltre i 30 anni, dato che in questo momento ne ho 45, anche se devo dire che la fotografia è nella mia vita da sempre, ho foto fatte da me con la vecchia Agfa di famiglia alle gite scolastiche delle elementari.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Farei prima a dire quale è il genere che non mi piace fotografare, mi piace fare un po' di tutto, la foto naturalistica sopra tutte ed è l'unico genere che pratico diciamo tutto l'anno (oltre ai matrimoni per lavoro) l'unico genere per cui trascuro altri generi fotografici. Mi piace vivere a contatto con la natura, ci sono giorni che esco per fotografare, ritorno senza neanche aver acceso la fotocamera per mancanza di soggetti, ma sono soddisfatto lo stesso perchè magari ho trascorso mezza giornata senza pensare a niente altro se non a godermi la giornata. Adesso poi che ho scoperto la macro fotografia sono maggiormente motivato a trascorrere giornate in mezzo alla natura.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Ho iniziato come detto 13 anni fa proprio con un corso di fotografia, il classico corso base, che mi ha aperto le porte di questo meraviglioso mondo. Era ancora il tempo dell'analogico, il tempo cioè che si sapeva se era venuto bene il lavoro solo quando non c'era più la possibilità di rimediare, il tempo delle diapositive e quindi il tempo in cui quello che avevi scattato rimaneva per sempre, è lì che ho iniziato a guardare dentro al mirino della fotocamera con un occhio ben diverso da quello che tanti figli del dgt fanno oggi, allora un click in meno era risparmio di soldi, una composizione corretta faceva la bella foto e non c'era la possibilità di croppare, raddrizzare, eliminare i disturbi. Si scattava molto meno e la qualità era decisamente più alta. Certo che una volta arrivato il dgt sono stato uno dei primi a cavalcare il vento della novità, riconosco che è una grande comodità e soprattutto una grande opportunità, mi piace però scattare ancora come prima, la composizione mi piace farla ancora in camera e non al pc, nella fotografia naturalistica mi piace trovare il sistema di arrivare a 10 cm dall'uccellino se serve fare un ritrattone, piuttosto che scattare da 10 mt e poi croppare.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
I grandi del passato li apprezzo tutti, come detto mi piacciono praticamente tutti i generi fotografici quindi mi piace guardare immagini. Forse Ansel Adams è quello che più mi ha dato in fatto di cultura fotografica, anche in relazione allo sviluppo e la stampa e non solo riguardo alla ripresa. Del presente tutti e nessuno, nel senso che in questo mondo fare belle foto è alla portata di tutti, lo si vede tutti i giorni su MicroMosso, apprezzo particolarmente i geni, quelli che hanno la fantasia di creare qualcosa di diverso, mi viene in mente per esempio Oliviero Toscani con le campagne pubblicitarie di Benetton.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Sono un feticista, l'attrezzatura per me è tutto, sono dipendente dall'attrezzatura, sono uno di quelli che non importa l'ultimo ritrovato della scienza e della tecnica, ma vorrei avere sempre il meglio in tutto. Per me la foto la fa l'ottica, quindi ho sempre avuto un occhio per gli obiettivi piuttosto che per i corpi macchina. Ho iniziato con Yashica FX3 e il suo 50mm, poi su un mercatino ho trovato in blocco il 28mm, l'85mm e il 135mm. Dopo circa un paio d'anni sono passato all'autofocus con Nikon, la F801s e 28-70, quindi la mia prima fotocamera nuova, la F90x, nel frattempo avevo trovato usato anche un 70-200 f4,5-5,6 poi la passione per la caccia fotografica e l'acquisto di un 300 f4 usato e di un 1,4x Sigma. Poi la necessità di un secondo corpo affidabile per i matrimoni mi ha portato alla F100 e all'80-200 f2,8. Con l'avvento del dgt ho acquistato nell'ordine una D100, D200 e 2 D300, ho recentemente comprato una F5 analogica, l'ammiraglia, la miglior reflex analogica di casa Nikon di sempre, sempre stata il mio sogno ma con i suoi oltre 5.000.000 di vecchie lire di listino sempre inarrivabile, ora l'ho acquistata per 250,00 euro. Ultimamente ho compiuto il grande passo, ho tenuto solo il 300 f2,8 e il 500 f4 ed ho smaltito quasi tutto il mio corredo e ho acquistato quello che ritengo il meglio che c'è ora sul mercato: 24-70 f2,8 e 14-24 f2,8 e per ultimo il 200 f4 Micro.
Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?
Vorrei dire tutti quelli fotonaturalistici, dal primo all'ultimo, in quanto tutti mi ricordano qualcosa di bello, un'emozione, una particolare giornata. Certamente due scatti ed una serie su tutti, non sono le foto migliori, anzi i due scatti soffrono entrambi di vari problemini, ma per un certo verso sono quelli che mi hanno dato tanta soddisfazione.
Il primo è anche il mio primo scatto fotonaturalistico, appena preso il 300 f4 vado un week end al mare e a Burano fotografo un gabbiano che in volo raccoglie qualcosa dall'acqua, credo un pezzo di pane.
Il secondo scatto è una volpe su un laghetto ghiacciato che ha appena predato quello che credo sia una gallinella d'acqua o una folaga, questo scatto è stato fatto con un Novoflex 600mm f5,6 + 2x a mano libera ed è leggermente mossa e fuori fuoco, ma mi ha lasciato solo il tempo per uno scatto.
Entrambi questi scatti sono da diapositiva. Per ultima la serie di tentativo di predazione da parte di un gheppio nei confronti di un gruccione che potete vedere qua nel forum di MicroMosso; avere assistito a questa scena praticamente da 3 - 4 mt di distanza mi ha procurato un'emozione seconda solo alla nascita di mia figlia.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Attualmente sto dedicandomi soprattutto alla fotografia macro, un genere che per troppo tempo ho trascurato, ritagliandomi qualche momento tra una cresima, un matrimonio e una comunione. In futuro chissà, sono uno che vive alla giornata e, soprattutto nella fotografia, sono abiituato a non fare progetti a lungo termine.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Ho esposto diverse volte le mie foto in mostre, una personale ed alcune collettive. Ho fatto parte per un certo periodo di tempo di un circolo fotografico virtuale in compagnia di gente proveniente da ogni parte d'Italia con cui abbiamo condiviso diverse volte spazi espositivi con mostre a progetto. Lo scopo di questo gruppo era quello di portare avanti la fotografia in b&n chimica, stampata in camera oscura da noi stessi. Condivido ancora questo progetto, ancora adesso io scatto più o meno regolarmente in b&n e sviluppo e stampo nella mia camera oscura, ma ho abbandonato il gruppo per vari motivi, soprattutto perchè c'è stato un progressivo migrare verso formati medio-grandi, addirittura banchi ottici, con stampe grandi anche 50x70, a quel punto la stampa da formato 24x36 diventava un po' "misera". Con loro ho esposto 3 volte a Castelsangiovanni (PC) in occasione di una importante mostra scambio di materiale fotografico, una volta a Torino, una a Cortona (PG). Le altre volte ho esposto in una personale in provincia di Piacenza con 10 anni di foto naturalistiche ed una collettiva assieme ad un amico del circolo fotografico dal titolo "Africa.....Padana" in cui io esponevo la parte padana con foto di animali per l'appunto ritratti nelle mie zone e lui foto di animali ritratti in Namibia in un safari fotografico.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Le mie foto sportive sono state pubblicate diverse volte su quotidiani locali e nazionali, ho collaborato per diversi anni con una società di basket serie A2 realizzando le foto che andavano sul giornalino che distribuivano gratuitamente al palazzetto in occasione delle partite, mentre le foto naturalistiche sono state pubblicate una volta su "Uccelli in Natura", un bimestrale di ornitologia che si può acquistare esclusivamente in abbonamento. Altre mie foto le si possono trovare nei libri di un amico ornitologo e grande studioso dei rapaci notturni, Marco Mastrorilli. Il mensile Fotoit, organo di stampa della Fiaf, invece ha pubblicato un articolo su un mio progetto effettuato a Burano con pellicola infrared, potete vedere l'articolo scansionato qui anche se la scansione è veramente pessima, ma sempre nel mio sito ci sono anche tutte le foto del progetto. Ho partecipato anche a concorsi nei quali ho avuto qualche foto premiata o segnalata o ammessa.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Sempre troppo poco o, meglio, mai quanto vorrei, comunque praticamente tutto il mio tempo libero, compatibilmente con le esigenze della famiglia. Cerco di tenermi libero le domeniche mattina, quando possibile, sveglia all'alba e fotocamera a tracolla, oppure durante le ferie estive.
Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Durante la mia carriera fotografica mi sono capitati diversi episodi curiosi, una cosa ricorrente sono i miei "incontri-scontri" con le forze dell'ordine, niente di particolarmente grave, ma almeno 6-7 volte ho dovuto rendere conto a Carabinieri, Polizia, Vigili Urbani ed addirittura la Gendarmeria francese a Parigi. Vi racconto l'ultima, capitata un annetto fa: ho notato un gufo che tutte le sere si appollaiava sui cartelli pubblicitari sulla tangenziale sud di Piacenza, per cui una sera decisi di partire alla caccia del gufo, la santa donna di mia moglie alla guida e io seduto sul sedile lato passeggero con D300, 300mm f2,8 e flash pronti a scattare. Primo giro sulla tangenziale e del gufo nessuna traccia, secondo giro idem, terzo giro men che meno, stavo pensando di tornarmene a casa quando invece ho fatto girare mia moglie in una strada che porta verso il nulla in aperta campagna, la percorro tutta quindi inversione per tornare indietro quando finalmente lo vedo, nascosto dietro un guard rail appollaiato su una struttura metallica; non appena ci vede parte in volo nella direzione opposta alla nostra, quindi inversione in mezzo alla strada deserta e via a rincorrere il gufo che troviamo circa 200 mt più avanti su un guard rail, questa volta non scappa, abbasso il finestrino mantenendoci ad una certa distanza ed incomincio a scattare, uno, due, cinque, dieci scatti, poi incominciamo piano piano ad avvicinarci, io continuo a scattare lui sembra non interessarsi a noi fino ad arrivare a pochi mt di distanza, ancora uno scatto, un altro, un altro ancora, da dietro arriva un'auto, noi siamo sul margine della strada con le 4 frecce accese la macchina ci può passare tranquillamente, ma ad un certo punto si accende una luce fortissima che ci illumina da dietro e la macchina si ferma proprio dietro di noi e scende il poliziotto con la mitraglietta spianata e viene verso di me, tra l'auto ed il guard rail, il gufo parte in volo e si posa dieci mt più avanti su un cartello stradale, il poliziotto arriva vicino alla portiera e ci chiede cosa stessimo facendo, al che alla mia risposta lo vedo rilassarsi abbassando la mitraglietta, gli faccio vedere la foto del gufo nel display della macchina fotografica e gli mostro sul cartello stradale la mia preda, gli diamo i documenti, lui ci dice che hanno avuto una chiamata in cui una persona diceva che sulla strada davanti alla sua cascina c'era una macchina sospetta che andava avanti e indietro con le 4 frecce accese ed ogni tanto dalla macchina partivano dei bagliori. Se volete vedere le foto di Pasquale, il gufo della tangenziale le potete trovare qui.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Innanzi tutto cestino furiosamente, tante cose che ho tenuto per anni sono finiti in spazzatura elettronica negli ultimi tempi. Non rinnego il mio passato, convinto che nessuno nasce imparato, potrebbe anche essere che tra qualche anno anche alcuni tra i miei preferiti di oggi finiscano nel cestino, cerco sempre di presentare il meglio di me stesso, aggiungerei con una certa coerenza.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Le mie foto le potete trovare sul mio sito, http://www.nicolalodigiani.com/ oltre che su MicroMosso.
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Dipende con che spirito uno si avvicina alla fotografia, negli ultimi anni ho tenuto diversi corsi di fotografia per il circolo fotografico e vedo diversi approcci alla fotografia da parte dei corsisti, certamente la prima cosa che consiglierei e che consiglio sempre ai miei allievi è inizialmente di seguire (senza iscriversi) i vari forum di fotografia che si possono trovare su internet, di visitare le mostre fotografiche di chiunque esse siano, tanto di Anselm Adams quanto di un Pico Pallino qualunque, di tenere sempre la fotocamera addosso, di scattare, tanto, ma con costrutto, non tanto per scattare, per chi scatta in analogico di scrivere tutto, modalità di scatto, tempi e diaframmi, lì non ci sono gli exif da andare a spulciare, di discutere con altri fotografi gli scatti effettuati e di accettare sempre eventuali suggerimenti, soprattutto se arrivano da gente che fotografa da "qualche" anno. Dico di non iscriversi ai forum perchè finchè non si è un po' navigati è sempre meglio non ascoltare i commenti dei forum di fotografia, non si ha ancora la malizia sufficiente a filtrare i commenti in modo adeguato. Quando ho iniziato io a fotografare, i parenti, amici tutti mi dicevano che le mie foto erano bellissime, decisi allora di partecipare ai concorsi con le mie bellissime foto e regolarmente le mie foto non venivano manco ammesse, mi chiedevo il motivo, tutti dicevano che facevo foto bellissime e quelle giurie manco le prendevano in considerazione. Mi sono messo allora ad andare a vedere le mostre dei vari concorsi fotografici a cui partecipavo, per cercare di capire i motivi per cui quelle foto erano migliori delle mie, mi resi conto subito del perchè e nel giro di un paio d'anni sono arrivato anch'io a vincere concorsi, ad avere foto segnalate e/o ammesse alle mostre ecc. Un altro consiglio sarebbe quello di partecipare alla vita di un circolo fotografico reale e non virtuale, secondo me un altro ruolo molto importante; per ultimo, ma non per questo meno importante, farsi una cultura tecnica importante, bisogna sapere come fare una buona foto e non cercare nelle compact flash o negli hard disk la buona foto, solo così in qualunque situazione si sarà in grado di tirar fuori qualcosa di accettabile, fosse anche solo la foto ricordo di una gita scolastica o di una serata tra amici. Sull'attrezzatura non posso fare la solita morale che non è il mezzo a far la foto, ma il fotografo, almeno dopo quello che ho detto nelle risposte precedenti, io ne sono consapevole comunque che una foto insulsa rimane insulsa anche se fatta con l'ammiraglia da 8000 euro, quello che mi sento di dire è di leggere il libro più importante per un fotografo e cioè il libretto di istruzioni della propria fotocamera e di imparare ad usarla ad occhi chiusi, quando possibile usare la macchina in manuale o in priorità di tempi e diaframmi, non tenere sempre le macchine in Program ed affidare sempre ad un software come effettuare lo scatto.
Fotografie: © Nicola Lodigiani
Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Sicuramente un saluto ed un ringraziamento a Voi che mi avete concesso questo spazio importante, a tutti quelli che vorranno leggere tutto quanto ho scritto, a mia moglie che mi sopporta e a mia figlia che inizia a seguirmi in qualche lavoretto aiutandomi.
Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay
Sicuramente un saluto ed un ringraziamento a Voi che mi avete concesso questo spazio importante, a tutti quelli che vorranno leggere tutto quanto ho scritto, a mia moglie che mi sopporta e a mia figlia che inizia a seguirmi in qualche lavoretto aiutandomi.
Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay