Claudia Perilli: chi è?
Ho 31 anni, vivo a Rieti e da sempre sono una sognatrice e una persona piena di curiosità ed è per questo che per seguire i miei sogni mi sono trovata spesso nella vita a rimettere tutto in discussione. Di base per la mia vita ho scelto il mondo della creatività, l’immaginazione, la fantasia, l’emozione del momento e la comunicazione di questo attraverso differenti strumenti: sono stata pittrice, dico sono stata, perché da qualche anno questa attività l’ho messa un po’ da parte, poi sono insegnante di arte, quando capita mi occupo di grafica e per passione fotografo. Penso di essere sempre stata attratta dalla fotografia, infatti, ho sempre guardato con curiosità a questo magico apparecchio che cattura immagini, ma inizialmente l’ho fatto più per gioco. A soli 11 anni ricordo le mie prime fotografie durante una gita con una compatta a focale fissa, ma non credo di aver fatto delle buone fotografie. Ad un certo punto, grazie ad una serie di coincidenze, mi sono avvicinata con passione a questo modo particolare d’osservare e vivere il mondo. Attualmente, è da circa 12 anni che, quel fermare il tempo che scorre, è entrato sempre di più in modo viscerale nel mio modo di essere.
Quando hai iniziato a fotografare? Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho deciso seriamente di iniziare a fotografare quando ho preso in mano la reflex Nikon F601 di mio fratello. Era il 1998, avevo bisogno di una macchinetta "seria" per fare delle fotografie per i corsi che stavo seguendo all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Ben presto quella mia prima reflex è rimasta sempre più con me, finché non è stata più di mio fratello. Grazie a lui, ho avuto anche la fortuna di avere fin da subito un variegato set di ottiche, filtri e altri accessori, ma principalmente è il 35-70 mm che ho usato di più e a cui sono tuttora particolarmente legata perché è con questo e con la curiosità di conoscere il modo migliore per usarlo che ho imparato a fotografare. Nel 2005 sono passata al digitale con una Nikon D70, si sono aggiunte poi altre ottiche Nikon e il flash dedicato. Inizialmente devo ammettere che è stata una scelta sofferta passare al digitale, ma inevitabilmente mi sono resa subito conto delle notevoli possibilità e vantaggi che offre questa tecnologia. All’inizio del 2010 ho deciso di arricchire la mia attrezzatura con una compatta bridge (una Canon G11) e a marzo è arrivata anche la D700.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Non so definire con precisione quale sia il mio genere preferito. Sicuramente i miei soggetti prediletti sono le persone e i contesti in cui si trovano a vivere. Infatti, amo catturare momenti di vita, principalmente nel genere street. Da qualche tempo, mi piace molto cimentarmi nei ritratti, ma non ritengo di essere una buona ritrattista. Mi attraggono molto i segni lasciati dall’uomo, fatti di passato, arte e storia. Prediligo il bianco e nero per varie ragioni, generalmente lo trovo più descrittivo, personale, vicino all’essenza delle cose, forse perché più prossimo al "colore" del mondo onirico, dove si dà più importanza alle immagini in sé e al loro concatenarsi che alla loro colorazione. Mentre è la natura, spesso in assenza di persone, il luogo in cui cerco di trovare il colore.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Ho iniziato da autodidatta e continuo tutt’ora ad aggiornarmi con manuali, mostre, articoli e tanto esercizio pratico, ma ho fatto anche due corsi. Uno nel 2000, un corso serale di Fotografia di Base presso un Circolo di Fotoamatori di L’Aquila e, l’altro, nel 2004, un analogo corso indetto dall’Istituto d’Arte di Rieti. In entrambi i casi ho approfondito la tecnica e mi sono confrontata con persone che avevano la mia stessa passione e oltre a questa anche una certa esperienza fotografica. Nel secondo corso ho avuto anche la possibilità di sperimentare la camera oscura, quindi lo sviluppo e la stampa della fotografia analogica. Questo mi ha aiutato ancor di più ad apprezzare la magia delle immagini che nascono e appaiono sulla carta fotografica, una magia che la fotografia digitale purtroppo ha perso e mutato nella visione dell’immagine, praticamente, simultanea allo scatto.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Ammiro moltissimo molti dei grandi fotografi del passato e anche del presente, perché credo che da ognuno di loro si possa imparare, ma in particolare tra i fotografi del passato, sono letteralmente affascinata dalla maestria di Henri Cartier-Bresson nel catturare il "momento decisivo", dal realismo quasi fastidioso dei ritratti di Diane Arbus, dalla sensibilità e l’intuizione di Lotte Jacobi nel catturare la vera essenza delle persone ritratte e perché no, dalla geniale sperimentazione onirica di Man Ray. Del presente mi vengono in mente i bianchi e neri di Josef Koudelka e tra i tanti altri i bellissimi colori dei reportage di Steve McCurry. Del presente, inoltre, apprezzo molto la possibilità di essere entrata in contatto con fotografi appassionati come me o professionisti della fotografia, attraverso la comunità del web del Circolo Fotografico Micromosso, con cui mi confronto spesso giornalmente e a volte anche dal vivo nei periodici fotoraduni che spesso vengono organizzati dalla community in giro per l’Italia.
Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legata?
Sicuramente gli scatti a cui sono più legata sono quelli con cui ho ricevuto dei riconoscimenti quando ho partecipato a dei concorsi fotografici. Principalmente quello a cui sono più legata è "Raccolta delle Olive", uno scatto del 2008, in cui è ritratta mia madre durante la tradizionale raccolta olearia che la mia famiglia effettua ogni anno. Questo scatto, nell’Agosto del 2009, ha ricevuto il primo premio in occasione di un concorso sulle tradizioni della Sabina, che si è tenuto a Montenero Sabino, in provincia di Rieti.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Il miei progetti attuali e quelli del futuro sono strettamente collegati al mio continuo approfondire la fotografia nella tecnica e nel continuo cercare un uso consapevole delle sue possibilità, infatti sto attualmente collaborando con un fotografo professionista della mia zona che mi sta portando con lui durante alcune cerimonie e non nego il fatto di pensare di poter rendere in un prossimo futuro questa mia passione anche una probabile professione. Ma sono consapevole che gli obiettivi da raggiungere non sono mai "terminali" e il raggiungimento di ognuno di essi deve essere sempre da stimolo per la mia ricerca personale e continua di rapporto naturale tra mente, occhio e apparecchio fotografico ed è per questo che più volte all’anno cerco di mettermi in discussione anche partecipando a concorsi fotografici.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive? Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Sì, mi è capitato più di una volta di esporre alcune mie fotografie. Nel Settembre del 2006 ho esposto in una mostra personale dal titolo: "Momenti, immagini: Santa Rosa e Viterbo", presso la Pasticceria Casantini di Viterbo. Inoltre, ho partecipato per due anni di seguito, alla mostra collettiva "SCATTI dal WEB", organizzata dal Circolo Fotografico Micromosso presso la saletta della Consulta del Comune di Lucca:
nel 2008 con questo scatto:
...e nel 2009 con questo scatto:
Ecco anche i miei riconoscimenti fotografici:
• Nel Novembre del 2000 ho ricevuto il secondo premio nella sezione a tema obbligato bianco e nero al 5° Concorso Fotografico Città di Rieti.
• Nell’Ottobre del 2002 una mia fotografia è stata segnalata al Concorso Fotografico di Collebbaccaro (prov. Rieti) a tema obbligato a colori.
• Nel Novembre 2003 ho ricevuto il primo premio nella sezione elaborazioni digitali a tema libero all’8° Concorso Fotografico Città di Rieti.
• Nel 2005 ho ricevuto il premio come miglior paesaggio e il terzo premio nella sezione a tema obbligato al 1° Concorso Fotografico "Gesti di solidarietà quotidiana" organizzato dal Centro Giovanile del Comune di Rieti.
• Nel Maggio del 2008 ho ricevuto una segnalazione al Concorso Fotografico Nazionale "Il volo, l’uomo e...", organizzato dal Circolo Fotografico Reatino "Fausto Porfiri", dal Rotary e dal Rotaract Club di Rieti (vedi foto a lato).
• Nell’Agosto del 2009 ho ricevuto il primo premio a tema obbligato al 1° Concorso Fotografico "...Io mi fermo qui! Persone e territorio: vita quotidiana nel contesto ambientale della Sabina" tenutosi a Montenero Sabino (prov. Rieti).
Inoltre, ho avuto una fotografia pubblicata e premiata nella sezione "Ingresso libero" del numero di Ottobre 2006 dalla rivista "Fotografia Reflex".
Una pubblicata e recensita sul numero di Agosto 2007 della rivista "Il Fotografo".
Ed infine, una pubblicata sul numero di Maggio 2010 della rivista "Il Fotografo".
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Il tempo che dedico alla fotografia dipende molto dal tempo libero che ho a disposizione, che per fortuna generalmente è abbastanza flessibile e vario. A volte penso che questa passione mi abbia aiutato molto anche nei momenti più difficili della mia vita, altre volte, come in un rapporto di amore ed odio, sono stata io ad allontanarla per periodi più o meno lunghi per cercare di ritrovare quella spinta emotiva che ritengo sia la caratteristica principale del mio fotografare.
Raccontaci qualche episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Di episodi più o meno curiosi posso raccontarne svariati, tipo di persone di passaggio per strada che, notando le mie pose strane mentre magari fotografo un particolare che nessuno avrebbe mai notato, si sono messe a guardare dove io avevo puntato l’obiettivo, oppure di persone che si sono una volta messe in posa mentre cercavo di fare uno scatto notturno sul cavalletto, quindi con un tempo di scatto lentissimo. Ma la più particolare di tutte è stata quando, per fotografare un treno della metro che si stava fermando in banchina, ho fatto infuriare l’autista che è uscito dalla sua cabina di guida per costringermi a cancellare la fotografia (e per fortuna che era in digitale!)
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Probabilmente sembrerà buffo sentirselo dire, ma quando rivedo i miei scatti a volte mi sembra di non riconoscerli, cioè è come se vedessi gli scatti fatti da qualcun altro, ritrovandomi a criticare o ad apprezzare fotografie che magari all’epoca dello scatto non ritenevo buone oppure a meravigliarmi di quello che ero riuscita a fare nonostante il caso disperato di luce, situazione e quanto altro poteva essere inerente allo scatto. Ma penso che questo sia normale perché rivedendo quello che ho fatto mi rendo conto di come scattavo paragonandomi anche a quello che faccio attualmente.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Le mie fotografie sono pubblicate in varie community web di fotografia, sia italiane che straniere, da fotoarts.org a usefilm.com, ma quelle dove sono veramente attiva sono MicroMosso.com e flickr.com , inoltre ho anche un mio sito web personale, dove si trovano sia le mie fotografie che i miei lavori pittorici e grafici: www.claudiaperilli.it.
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Secondo me, chi si sta avvicinando ora alla fotografia, non dovrebbe mai perdere l’entusiasmo iniziale, la spontaneità e la naturalezza di essere se stesso, tutto questo è fondamentale per superare gli imprevisti e anche le difficoltà che si possono presentare nel corso di questo avvicendarsi verso questa meravigliosa modalità comunicativa ed espressiva. Ovviamente bisogna avere all’inizio l’umiltà di riconoscere che il mezzo va conosciuto ed è quindi fondamentale avere la pazienza nel conoscere le regole tecniche per migliorarsi e, per non farsi dominare dal mezzo ci si rende conto che non si finisce mai di imparare, ma questo solo per ottenere la vera gioia che ci dà una passione come questa e cioè quella di poter essere liberi e coscienti di poter poi infrangere le regole.
Fotografie: © Claudia Perilli
Ho 31 anni, vivo a Rieti e da sempre sono una sognatrice e una persona piena di curiosità ed è per questo che per seguire i miei sogni mi sono trovata spesso nella vita a rimettere tutto in discussione. Di base per la mia vita ho scelto il mondo della creatività, l’immaginazione, la fantasia, l’emozione del momento e la comunicazione di questo attraverso differenti strumenti: sono stata pittrice, dico sono stata, perché da qualche anno questa attività l’ho messa un po’ da parte, poi sono insegnante di arte, quando capita mi occupo di grafica e per passione fotografo. Penso di essere sempre stata attratta dalla fotografia, infatti, ho sempre guardato con curiosità a questo magico apparecchio che cattura immagini, ma inizialmente l’ho fatto più per gioco. A soli 11 anni ricordo le mie prime fotografie durante una gita con una compatta a focale fissa, ma non credo di aver fatto delle buone fotografie. Ad un certo punto, grazie ad una serie di coincidenze, mi sono avvicinata con passione a questo modo particolare d’osservare e vivere il mondo. Attualmente, è da circa 12 anni che, quel fermare il tempo che scorre, è entrato sempre di più in modo viscerale nel mio modo di essere.
Quando hai iniziato a fotografare? Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho deciso seriamente di iniziare a fotografare quando ho preso in mano la reflex Nikon F601 di mio fratello. Era il 1998, avevo bisogno di una macchinetta "seria" per fare delle fotografie per i corsi che stavo seguendo all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Ben presto quella mia prima reflex è rimasta sempre più con me, finché non è stata più di mio fratello. Grazie a lui, ho avuto anche la fortuna di avere fin da subito un variegato set di ottiche, filtri e altri accessori, ma principalmente è il 35-70 mm che ho usato di più e a cui sono tuttora particolarmente legata perché è con questo e con la curiosità di conoscere il modo migliore per usarlo che ho imparato a fotografare. Nel 2005 sono passata al digitale con una Nikon D70, si sono aggiunte poi altre ottiche Nikon e il flash dedicato. Inizialmente devo ammettere che è stata una scelta sofferta passare al digitale, ma inevitabilmente mi sono resa subito conto delle notevoli possibilità e vantaggi che offre questa tecnologia. All’inizio del 2010 ho deciso di arricchire la mia attrezzatura con una compatta bridge (una Canon G11) e a marzo è arrivata anche la D700.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Non so definire con precisione quale sia il mio genere preferito. Sicuramente i miei soggetti prediletti sono le persone e i contesti in cui si trovano a vivere. Infatti, amo catturare momenti di vita, principalmente nel genere street. Da qualche tempo, mi piace molto cimentarmi nei ritratti, ma non ritengo di essere una buona ritrattista. Mi attraggono molto i segni lasciati dall’uomo, fatti di passato, arte e storia. Prediligo il bianco e nero per varie ragioni, generalmente lo trovo più descrittivo, personale, vicino all’essenza delle cose, forse perché più prossimo al "colore" del mondo onirico, dove si dà più importanza alle immagini in sé e al loro concatenarsi che alla loro colorazione. Mentre è la natura, spesso in assenza di persone, il luogo in cui cerco di trovare il colore.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Ho iniziato da autodidatta e continuo tutt’ora ad aggiornarmi con manuali, mostre, articoli e tanto esercizio pratico, ma ho fatto anche due corsi. Uno nel 2000, un corso serale di Fotografia di Base presso un Circolo di Fotoamatori di L’Aquila e, l’altro, nel 2004, un analogo corso indetto dall’Istituto d’Arte di Rieti. In entrambi i casi ho approfondito la tecnica e mi sono confrontata con persone che avevano la mia stessa passione e oltre a questa anche una certa esperienza fotografica. Nel secondo corso ho avuto anche la possibilità di sperimentare la camera oscura, quindi lo sviluppo e la stampa della fotografia analogica. Questo mi ha aiutato ancor di più ad apprezzare la magia delle immagini che nascono e appaiono sulla carta fotografica, una magia che la fotografia digitale purtroppo ha perso e mutato nella visione dell’immagine, praticamente, simultanea allo scatto.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Ammiro moltissimo molti dei grandi fotografi del passato e anche del presente, perché credo che da ognuno di loro si possa imparare, ma in particolare tra i fotografi del passato, sono letteralmente affascinata dalla maestria di Henri Cartier-Bresson nel catturare il "momento decisivo", dal realismo quasi fastidioso dei ritratti di Diane Arbus, dalla sensibilità e l’intuizione di Lotte Jacobi nel catturare la vera essenza delle persone ritratte e perché no, dalla geniale sperimentazione onirica di Man Ray. Del presente mi vengono in mente i bianchi e neri di Josef Koudelka e tra i tanti altri i bellissimi colori dei reportage di Steve McCurry. Del presente, inoltre, apprezzo molto la possibilità di essere entrata in contatto con fotografi appassionati come me o professionisti della fotografia, attraverso la comunità del web del Circolo Fotografico Micromosso, con cui mi confronto spesso giornalmente e a volte anche dal vivo nei periodici fotoraduni che spesso vengono organizzati dalla community in giro per l’Italia.
Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legata?
Sicuramente gli scatti a cui sono più legata sono quelli con cui ho ricevuto dei riconoscimenti quando ho partecipato a dei concorsi fotografici. Principalmente quello a cui sono più legata è "Raccolta delle Olive", uno scatto del 2008, in cui è ritratta mia madre durante la tradizionale raccolta olearia che la mia famiglia effettua ogni anno. Questo scatto, nell’Agosto del 2009, ha ricevuto il primo premio in occasione di un concorso sulle tradizioni della Sabina, che si è tenuto a Montenero Sabino, in provincia di Rieti.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Il miei progetti attuali e quelli del futuro sono strettamente collegati al mio continuo approfondire la fotografia nella tecnica e nel continuo cercare un uso consapevole delle sue possibilità, infatti sto attualmente collaborando con un fotografo professionista della mia zona che mi sta portando con lui durante alcune cerimonie e non nego il fatto di pensare di poter rendere in un prossimo futuro questa mia passione anche una probabile professione. Ma sono consapevole che gli obiettivi da raggiungere non sono mai "terminali" e il raggiungimento di ognuno di essi deve essere sempre da stimolo per la mia ricerca personale e continua di rapporto naturale tra mente, occhio e apparecchio fotografico ed è per questo che più volte all’anno cerco di mettermi in discussione anche partecipando a concorsi fotografici.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive? Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Sì, mi è capitato più di una volta di esporre alcune mie fotografie. Nel Settembre del 2006 ho esposto in una mostra personale dal titolo: "Momenti, immagini: Santa Rosa e Viterbo", presso la Pasticceria Casantini di Viterbo. Inoltre, ho partecipato per due anni di seguito, alla mostra collettiva "SCATTI dal WEB", organizzata dal Circolo Fotografico Micromosso presso la saletta della Consulta del Comune di Lucca:
nel 2008 con questo scatto:
...e nel 2009 con questo scatto:
Ecco anche i miei riconoscimenti fotografici:
• Nel Novembre del 2000 ho ricevuto il secondo premio nella sezione a tema obbligato bianco e nero al 5° Concorso Fotografico Città di Rieti.
• Nell’Ottobre del 2002 una mia fotografia è stata segnalata al Concorso Fotografico di Collebbaccaro (prov. Rieti) a tema obbligato a colori.
• Nel Novembre 2003 ho ricevuto il primo premio nella sezione elaborazioni digitali a tema libero all’8° Concorso Fotografico Città di Rieti.
• Nel 2005 ho ricevuto il premio come miglior paesaggio e il terzo premio nella sezione a tema obbligato al 1° Concorso Fotografico "Gesti di solidarietà quotidiana" organizzato dal Centro Giovanile del Comune di Rieti.
• Nel Maggio del 2008 ho ricevuto una segnalazione al Concorso Fotografico Nazionale "Il volo, l’uomo e...", organizzato dal Circolo Fotografico Reatino "Fausto Porfiri", dal Rotary e dal Rotaract Club di Rieti (vedi foto a lato).
• Nell’Agosto del 2009 ho ricevuto il primo premio a tema obbligato al 1° Concorso Fotografico "...Io mi fermo qui! Persone e territorio: vita quotidiana nel contesto ambientale della Sabina" tenutosi a Montenero Sabino (prov. Rieti).
Inoltre, ho avuto una fotografia pubblicata e premiata nella sezione "Ingresso libero" del numero di Ottobre 2006 dalla rivista "Fotografia Reflex".
Una pubblicata e recensita sul numero di Agosto 2007 della rivista "Il Fotografo".
Ed infine, una pubblicata sul numero di Maggio 2010 della rivista "Il Fotografo".
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Il tempo che dedico alla fotografia dipende molto dal tempo libero che ho a disposizione, che per fortuna generalmente è abbastanza flessibile e vario. A volte penso che questa passione mi abbia aiutato molto anche nei momenti più difficili della mia vita, altre volte, come in un rapporto di amore ed odio, sono stata io ad allontanarla per periodi più o meno lunghi per cercare di ritrovare quella spinta emotiva che ritengo sia la caratteristica principale del mio fotografare.
Raccontaci qualche episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Di episodi più o meno curiosi posso raccontarne svariati, tipo di persone di passaggio per strada che, notando le mie pose strane mentre magari fotografo un particolare che nessuno avrebbe mai notato, si sono messe a guardare dove io avevo puntato l’obiettivo, oppure di persone che si sono una volta messe in posa mentre cercavo di fare uno scatto notturno sul cavalletto, quindi con un tempo di scatto lentissimo. Ma la più particolare di tutte è stata quando, per fotografare un treno della metro che si stava fermando in banchina, ho fatto infuriare l’autista che è uscito dalla sua cabina di guida per costringermi a cancellare la fotografia (e per fortuna che era in digitale!)
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Probabilmente sembrerà buffo sentirselo dire, ma quando rivedo i miei scatti a volte mi sembra di non riconoscerli, cioè è come se vedessi gli scatti fatti da qualcun altro, ritrovandomi a criticare o ad apprezzare fotografie che magari all’epoca dello scatto non ritenevo buone oppure a meravigliarmi di quello che ero riuscita a fare nonostante il caso disperato di luce, situazione e quanto altro poteva essere inerente allo scatto. Ma penso che questo sia normale perché rivedendo quello che ho fatto mi rendo conto di come scattavo paragonandomi anche a quello che faccio attualmente.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Le mie fotografie sono pubblicate in varie community web di fotografia, sia italiane che straniere, da fotoarts.org a usefilm.com, ma quelle dove sono veramente attiva sono MicroMosso.com e flickr.com , inoltre ho anche un mio sito web personale, dove si trovano sia le mie fotografie che i miei lavori pittorici e grafici: www.claudiaperilli.it.
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Secondo me, chi si sta avvicinando ora alla fotografia, non dovrebbe mai perdere l’entusiasmo iniziale, la spontaneità e la naturalezza di essere se stesso, tutto questo è fondamentale per superare gli imprevisti e anche le difficoltà che si possono presentare nel corso di questo avvicendarsi verso questa meravigliosa modalità comunicativa ed espressiva. Ovviamente bisogna avere all’inizio l’umiltà di riconoscere che il mezzo va conosciuto ed è quindi fondamentale avere la pazienza nel conoscere le regole tecniche per migliorarsi e, per non farsi dominare dal mezzo ci si rende conto che non si finisce mai di imparare, ma questo solo per ottenere la vera gioia che ci dà una passione come questa e cioè quella di poter essere liberi e coscienti di poter poi infrangere le regole.
Fotografie: © Claudia Perilli
Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Ringrazio tutte le persone a me care che mi hanno sempre spronato in questa mia passione fotografica. Ringrazio poi Libero Api per questa bella intervista.
Ringrazio tutte le persone a me care che mi hanno sempre spronato in questa mia passione fotografica. Ringrazio poi Libero Api per questa bella intervista.
Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay
Ciao Claudia, arrivo un po' in ritardo a lasciare un commento, ho letto l'intervista un appena pubblicata, ma il tempo e' sempre tiranno...... molto belli i tuoi bianchi e neri qui proposti, la mia preferenza va alla foto della mamma che "vendemmia" l'ulivo.
RispondiEliminaCiao.
enrico (ventrix)
@Disto89: Grazie per essere passato in questo mio spazio e come avrai visto ti ho lasciato un messaggio sul tuo sito.
RispondiElimina@Enrico: Grazie per essere passato qui tra le mie parole, si quella foto di mia madre, penso che sia una delle più belle che gli ho fatto ed è sicuramente una delle mie preferite.
Grazie ancora ad entrambi!!