Massimo Della Latta: chi è?
Una persona ormai vicina alla pensione, padre di quattro figli, ragazzo come loro. Facile all'entusiamo quando imbrocco una bella foto e a deprimermi nei periodi di magra.
Quando hai iniziato a fotografare?
La prima macchina fotografica mi fu regalata da mia moglie, allora fidanzata per il mio compleanno. Foto ricordo più che altro, niente di che. La svolta 6 anni fa, dopo la scoperta della malattia di mio figlio, quando dietro consiglio dello psicologo, ho iniziato a Fotografare. Oggi è diventata una parte importante di me stesso, attraverso di essa ho ritrovato il mio equilibrio e a trasmettere, spero, i miei sentimenti.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Possiedo un camper, giriamo per l'Europa e i paesaggi sono la risposta più ovvia. Paesaggi marini, perché nato vissuto al mare, e anche quando sono in gita preferisco sentire l'odore della salsedine. In questo periodo sto sperimentando le lunghe esposizione minimaliste. Una branca tutta mia.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
No. Ho guardato molto le foto degli altri. Ho divorato decine di riviste di fotografia. Ho frequentato un circolo fotografico, "Il Fienile" di Viareggio. Ma la vera svolta fu quando ho scoperto Micromosso. Grazie ai raduni ho conosciuto Alberto Gianfranco Baccelli e Giovanni Marchi che mi hanno adottato e insegnato molto su composizione e regole varie invitandomi alle loro zingarate per le colline della Toscana. Ma alla fine resto sempre un istintivo, che le regole non le segue.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Francamente non ne conoscevo nessuno. Oggi grazie ad internet ho potuto guardarmi il lavoro di tanti grandi fotografi e conoscerli. Tra questi i grafismi di Giacomelli, Luigi Ghirri e Massimo Vitali.
Che attrezzatura hai usato nel passato, e quale stai utilizzando attualmente?
Sono partito con una Yashica regalo di mia moglie, alla Nikon D70, poi D300. Da pochi mesi ho cambiato tutto e mi sono regalato la Canon 5D Mark 2 con obiettivo Canon 24/105.
Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
In questa foto c'è tutto il mio mondo. Mia moglie, mio figlio. La nostra gioia la nostra sofferenza, la nostra disperazione.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quelli futuri?
Non ho progetti, cerco di portare avanti questa idea minimalista.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Mostre personali per ora le sto sognando. Collettive di Micromosso.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
A Pietrasanta per un concorso mi hanno selezionato due foto. Pubblicato almeno una trentina su riviste varie.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Parecchio, anche perché quando esco la macchina fotografica è sempre con me.
Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Di pochi mesi fa, quando in visita a Venezia come mi fermavo con il cavalletto a fare una foto venivo circondato dai giapponesi, che si mettevano a fotografare quello che stavo inquadrando io. Ho perso delle mezze ore perché se ne andassero, e spesso mi chiedevano di fare loro delle foto con la loro attrezzatura.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Vedo il percorso che ho fatto, i miglioramenti e l'evoluzione delle mie scelte.
Dove sono pubblicate sul web le tue foto?
Il primo è stato Micromosso, poi Nikon, Canon, Foto Tue, MaxArtis, ArtFreelance e una foto soltanto (questa a lato), ma che per me è come aver passato un esame all'università, 1x.com.
Un pensiero a chi si avvicina al mondo della fotografia.
Prenderla come un gioco. Avere voglia di scoprire. Ascoltare gli altri, e non essere permalosi. Dalle tirate d'orecchie s'impara. E come mi dice sempre mia moglie apri bene gli occhi prima di scattare, non fermarti mai ad una sola inquadratura, giraci, quando possibile, intorno.
Fotografie: © Massimo Della Latta
Una persona ormai vicina alla pensione, padre di quattro figli, ragazzo come loro. Facile all'entusiamo quando imbrocco una bella foto e a deprimermi nei periodi di magra.
Quando hai iniziato a fotografare?
La prima macchina fotografica mi fu regalata da mia moglie, allora fidanzata per il mio compleanno. Foto ricordo più che altro, niente di che. La svolta 6 anni fa, dopo la scoperta della malattia di mio figlio, quando dietro consiglio dello psicologo, ho iniziato a Fotografare. Oggi è diventata una parte importante di me stesso, attraverso di essa ho ritrovato il mio equilibrio e a trasmettere, spero, i miei sentimenti.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Possiedo un camper, giriamo per l'Europa e i paesaggi sono la risposta più ovvia. Paesaggi marini, perché nato vissuto al mare, e anche quando sono in gita preferisco sentire l'odore della salsedine. In questo periodo sto sperimentando le lunghe esposizione minimaliste. Una branca tutta mia.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
No. Ho guardato molto le foto degli altri. Ho divorato decine di riviste di fotografia. Ho frequentato un circolo fotografico, "Il Fienile" di Viareggio. Ma la vera svolta fu quando ho scoperto Micromosso. Grazie ai raduni ho conosciuto Alberto Gianfranco Baccelli e Giovanni Marchi che mi hanno adottato e insegnato molto su composizione e regole varie invitandomi alle loro zingarate per le colline della Toscana. Ma alla fine resto sempre un istintivo, che le regole non le segue.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Francamente non ne conoscevo nessuno. Oggi grazie ad internet ho potuto guardarmi il lavoro di tanti grandi fotografi e conoscerli. Tra questi i grafismi di Giacomelli, Luigi Ghirri e Massimo Vitali.
Che attrezzatura hai usato nel passato, e quale stai utilizzando attualmente?
Sono partito con una Yashica regalo di mia moglie, alla Nikon D70, poi D300. Da pochi mesi ho cambiato tutto e mi sono regalato la Canon 5D Mark 2 con obiettivo Canon 24/105.
Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
In questa foto c'è tutto il mio mondo. Mia moglie, mio figlio. La nostra gioia la nostra sofferenza, la nostra disperazione.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quelli futuri?
Non ho progetti, cerco di portare avanti questa idea minimalista.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Mostre personali per ora le sto sognando. Collettive di Micromosso.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
A Pietrasanta per un concorso mi hanno selezionato due foto. Pubblicato almeno una trentina su riviste varie.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Parecchio, anche perché quando esco la macchina fotografica è sempre con me.
Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Di pochi mesi fa, quando in visita a Venezia come mi fermavo con il cavalletto a fare una foto venivo circondato dai giapponesi, che si mettevano a fotografare quello che stavo inquadrando io. Ho perso delle mezze ore perché se ne andassero, e spesso mi chiedevano di fare loro delle foto con la loro attrezzatura.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Vedo il percorso che ho fatto, i miglioramenti e l'evoluzione delle mie scelte.
Dove sono pubblicate sul web le tue foto?
Il primo è stato Micromosso, poi Nikon, Canon, Foto Tue, MaxArtis, ArtFreelance e una foto soltanto (questa a lato), ma che per me è come aver passato un esame all'università, 1x.com.
Un pensiero a chi si avvicina al mondo della fotografia.
Prenderla come un gioco. Avere voglia di scoprire. Ascoltare gli altri, e non essere permalosi. Dalle tirate d'orecchie s'impara. E come mi dice sempre mia moglie apri bene gli occhi prima di scattare, non fermarti mai ad una sola inquadratura, giraci, quando possibile, intorno.
Fotografie: © Massimo Della Latta
Vuoi concludere con un saluto ed un ringraziamento?
Volevo salutare Charly, tutti gli amici di Micromosso, Bagdesign e te Libero per avermi dato questo spazio.
Volevo concludere con una dedica. Al mio piccolo grande uomo.
Grazie a tutti.
Volevo salutare Charly, tutti gli amici di Micromosso, Bagdesign e te Libero per avermi dato questo spazio.
Volevo concludere con una dedica. Al mio piccolo grande uomo.
Grazie a tutti.
Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay
Bhe! un piacere rivederti qui in questo spazio di Libero, ti sei fatto un bellissimo regalo, un macchinione... molto belle le tue foto qui ospitate, quella spiaggia con tanti bagnanti e' quella che mi colpisce maggiormente e che non conoscevo.
RispondiEliminaCiao.
enrico (ventrix)
Dimenticavo di visionare il lavoro di un grande fotografo che opera appunto sulle lunghe esposizioni e ha dedicato una serie di scatti molto belli anche a Venezia, il fotografo e' michael kenna il sito e' http://www.michaelkenna.net/
RispondiEliminaCiao.
enrico (ventrix)
Come già sai, conosco ed apprezzo molto il tuo stile ed il tuo lavoro di fotografo.
RispondiEliminaMi ha colpito e mi rimane impressa la frase di apertura:
"Una persona ormai vicina alla pensione, padre di quattro figli, ragazzo come loro"
Ti chiederai giustamente perché.
Perchè la percezione che ho sempre avuto di te, non conoscendoti di persona, è che Massimo Della Latta fosse proprio un ragazzo.
Da questa intervista, oltre all'artista appassionato, imparo ad apprezzare l'uomo Massimo, persona genuina e ricca di umanità.
Da ora in poi sarà un piacere ancora più grande scambiare con te commenti sulle nostre reciproche immagini.
Ti auguro un'ottima luce Massimo, e da quello che apprendo tra le righe, la auguro per prima e di più all'uomo ed ai suoi più cari affetti e solo dopo al fotografo.
Un caro saluto!
saro
Grazie Enrico, conosco Kenna che cerco di scimmiottare.
RispondiEliminaSaro.....grazie
Credi di più in te stesso!!!! Non scimmiottare nessuno, non farti influenzare dal mondo che crede di insegnarti a fotografare e vedrai che la tua fotografia continuerà a crescere florida come tutti abbiamo la possibilità di vedere. La tua costante dedizione ti sta premiando e alla grande! Vai così!!!
RispondiEliminap.s. ti sei dimenticato di ringraziare ARTFreelance ;)
Ciao Massimo!! Nonostante ti conosca da tempo, su Micromosso e Artfreelance, non ho mai avuto mai modo di approfondire la ns. conoscenza pur abitando vicini!! complimenti per le bellissime foto e la grande evoluzione che hai fatto e che sicuramente continuerai a fare visto l'impegno profuso!! ti auguro il meglio per tutti i tuoi obiettivi!! Buona Luce!!
RispondiEliminaFabrizio Susini
Grazie a tutti
RispondiEliminamassimo
Conoscevo già un po' la tua storia di fotografo... tardivo ma che gran fotografo è venuto fuori e con quale sensibilità all'immagine!
RispondiEliminaTi rinnovo i miei complimenti sia per le tue footo, una più bella dell'altra e per la grande voglia di sperimentare teciche e colore.
Con affetto e stima,
Susanna Bertoni
Complimenti Massimo e continua così :-))
RispondiEliminaCiao,
Gianni Mazzesi
Bravo Massimo,bella intervista e foto.Devi rinraziare a te stesso,a micromosso e Libero.Sono stati loro da tempo vicino a te e sostenuto in qualche modo.
RispondiEliminaChiara,pensa per te....per fortuna Micromosso è ancora un community pulita,cerca di non inquinarla...
Bravo Massimo
Chiarina chi ti conosce ti evita
RispondiEliminaBravo Massimo e complimenti e
Certo da quale pulpito si parla di scimmiottare! ti pareva che non ci mettesse il becco anche qui lei?
RispondiEliminaMassimo e' nato e cresciuto con Micromosso, con le uscite e i raduni con gli amici Bag e Barbelfo, ha preso tante tirate d' orecchie dalle quali ha sempre imparato senza arrampicarsi sugli specchi.
Non si e' mai fatto influenzare da nessuno, e' andato avanti per la sua strada, studiando e creando la sua fotografia, oramai riconoscibile come un marchio di fabbrica!
quindi non vedo perche' devi rimbeccarlo te con il ringraziare Artfreelance, li' ha solo portato valore aggiunto, non certo imparato cose nuove dalle tue elucubrazioni cara "chiarina", solo di nome tra l' altro e non di fatto!
Lamnidis Fiorella
Grazie a tutti.
RispondiEliminaNon voglio alimentare le polemiche ma godermi l'intervista.
Come gia' detto anche altre volte, e anche alla fine dell'intervista,i miei ringraziamenti a "Micromosso tutti", e Libero Api per avermi cercato ed intervistato
Ventrix, quando sono entrato in sala operatoria mi ero promesso che se ne uscivo vivo mi sarei regalato il macchinone.
Grazie Fiorella,Gianni e tutti gli altri.
vengo da "fotografiapuntodincontro"
RispondiEliminaLe tue foto esprimono...3600 ISO!
i miei complimenti
Alessandro Barletta