Peggy Ickenroth: chi è?
Sono una studentessa di fotografia che ancora fa tanti lavori diversi. Per ora credo che sia un bel modo per non annoiarsi e per sperimentare liberamente con la fotografia.
(foto del profilo: © Giuliano Guarnieri)
Quando hai iniziato a fotografare?
Già da bambina la fotografia mi affascinava molto. Quando andavo dalla mia nonna spesso guardavamo insieme le sue foto di quando era giovane. Tante erano scattate da un amico dei miei nonni, un fotografo dilettante ma secondo me molto bravo. Adoravo i vestiti, lo stile e l'eleganza di quelle foto. Credo che sia per questo motivo che ora mi piace fare le foto a eventi come Summer Jamboree e Kustom Weekend. In qualche modo sembra di riavvicinarsi un po' a quell'epoca magica.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Il genere che mi piace di più è il reportage. Perché ti porta a girare, fare cose inaspettate. Poi comprende tutto: ritratto, paesaggio ecc...
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Beh, sono tantissimi. Vanno da Steve McCurry per i viaggi, colori e composizioni, Cartier Bresson per la sua velocità di catturare sempre il momento giusto, Ellen Von Unwerth perché ci fa vedere delle donne spesso in stile pin up che sono sicure di sè e che si divertono, Richard Avedon per la classe ed eleganza, Diane Arbus per i soggetti. Sono tipi di fotografi completamente diversi, ma vorrei rubare qualcosa da ognuno di loro e metterlo insieme!
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho una vecchia Nikon analogica che ho usato per le foto che vedete qui che mi piace tanto, ma siccome usarla significa spendere tanti soldi e tempo, la uso soltanto per eventi speciale come il Kustom Weekend e Summer Jamboree perché secondo me ci sta bene. Altrimenti uso una reflex Nikon digitale.
Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legata?
Questa, perché ho dei bellissimi ricordi di quella settimana...
L'ho fatto 3 anni fa quando lavoravo come cameriera nel ristorante di un campeggio enorme, dove quella settimana venivano ospitato più di 300 bambini poveri provenienti da 18 paesi diversi. Lavoravo qualche volta anche più di 10 ore al giorno, ma stare in contatto con loro era fantastico. Una volta durante la pausa ho preso una vecchia macchina compatto (infatti, si vede che la qualità è bassa) e sono andata a giocare con alcuni bambini in piscina. E in questa foto si vedono le emozioni di bambini che per la prima volta in vita loro vedono una piscina e che possono giocare senza preoccuparsi di niente.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Per ora sono laurearmi e accompagnare degli ONLUS per documentare la vita di bambini altrove. Spero di andare in Africa, Asia o Sud America.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Dipende dal mio tempo libero. Al momento non è quanto vorrei.
Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Ah, sono tantissimi. Una volta volevo fare delle foto a Firenze, dove vidi alla stazione circa 20 senza-tetto che aspettavano il cibo. Poi, a 10 metri di distanza, c'era una signora "per bene" seduta con la sua borsa Louis Vuitton e 3 trolley ad aspettare un taxi. Mi piaceva troppo il contrasto e quindi ho cominciato a fotografarli. La signora era troppo impegnata a guardare da un'altra parte ma i senza-tetto mi hanno vista e mi sono venuti dietro incazzati. Mi sono resa conto che la cosa migliore era di parlare con loro e spiegare cosa volevo mostrare. Per me contava più l'ignoranza della signora, non volevo prendere in giro loro. Poi hanno detto che gli piacevano tanto le foto e mi hanno portato in giro e presentato altri loro amici per fare delle foto simili. E' stato un pomeriggio bellissimo!
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Penso a cosa potevo fare meglio.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Su Flickr, su Photovogue e sul Corriere Fiorentino.
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Direi di dedicarci più tempo possibile, farle commentare e di fare più foto possibile.
Sono una studentessa di fotografia che ancora fa tanti lavori diversi. Per ora credo che sia un bel modo per non annoiarsi e per sperimentare liberamente con la fotografia.
(foto del profilo: © Giuliano Guarnieri)
Quando hai iniziato a fotografare?
Già da bambina la fotografia mi affascinava molto. Quando andavo dalla mia nonna spesso guardavamo insieme le sue foto di quando era giovane. Tante erano scattate da un amico dei miei nonni, un fotografo dilettante ma secondo me molto bravo. Adoravo i vestiti, lo stile e l'eleganza di quelle foto. Credo che sia per questo motivo che ora mi piace fare le foto a eventi come Summer Jamboree e Kustom Weekend. In qualche modo sembra di riavvicinarsi un po' a quell'epoca magica.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Il genere che mi piace di più è il reportage. Perché ti porta a girare, fare cose inaspettate. Poi comprende tutto: ritratto, paesaggio ecc...
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Beh, sono tantissimi. Vanno da Steve McCurry per i viaggi, colori e composizioni, Cartier Bresson per la sua velocità di catturare sempre il momento giusto, Ellen Von Unwerth perché ci fa vedere delle donne spesso in stile pin up che sono sicure di sè e che si divertono, Richard Avedon per la classe ed eleganza, Diane Arbus per i soggetti. Sono tipi di fotografi completamente diversi, ma vorrei rubare qualcosa da ognuno di loro e metterlo insieme!
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ho una vecchia Nikon analogica che ho usato per le foto che vedete qui che mi piace tanto, ma siccome usarla significa spendere tanti soldi e tempo, la uso soltanto per eventi speciale come il Kustom Weekend e Summer Jamboree perché secondo me ci sta bene. Altrimenti uso una reflex Nikon digitale.
Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legata?
Questa, perché ho dei bellissimi ricordi di quella settimana...
L'ho fatto 3 anni fa quando lavoravo come cameriera nel ristorante di un campeggio enorme, dove quella settimana venivano ospitato più di 300 bambini poveri provenienti da 18 paesi diversi. Lavoravo qualche volta anche più di 10 ore al giorno, ma stare in contatto con loro era fantastico. Una volta durante la pausa ho preso una vecchia macchina compatto (infatti, si vede che la qualità è bassa) e sono andata a giocare con alcuni bambini in piscina. E in questa foto si vedono le emozioni di bambini che per la prima volta in vita loro vedono una piscina e che possono giocare senza preoccuparsi di niente.
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Per ora sono laurearmi e accompagnare degli ONLUS per documentare la vita di bambini altrove. Spero di andare in Africa, Asia o Sud America.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Dipende dal mio tempo libero. Al momento non è quanto vorrei.
Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Ah, sono tantissimi. Una volta volevo fare delle foto a Firenze, dove vidi alla stazione circa 20 senza-tetto che aspettavano il cibo. Poi, a 10 metri di distanza, c'era una signora "per bene" seduta con la sua borsa Louis Vuitton e 3 trolley ad aspettare un taxi. Mi piaceva troppo il contrasto e quindi ho cominciato a fotografarli. La signora era troppo impegnata a guardare da un'altra parte ma i senza-tetto mi hanno vista e mi sono venuti dietro incazzati. Mi sono resa conto che la cosa migliore era di parlare con loro e spiegare cosa volevo mostrare. Per me contava più l'ignoranza della signora, non volevo prendere in giro loro. Poi hanno detto che gli piacevano tanto le foto e mi hanno portato in giro e presentato altri loro amici per fare delle foto simili. E' stato un pomeriggio bellissimo!
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Penso a cosa potevo fare meglio.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Su Flickr, su Photovogue e sul Corriere Fiorentino.
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Direi di dedicarci più tempo possibile, farle commentare e di fare più foto possibile.
Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
A tutti quelli che mi hanno dato una mano e che mi hanno supportata mentre gli facevo le foto!
A tutti quelli che mi hanno dato una mano e che mi hanno supportata mentre gli facevo le foto!
Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay
Peccato Peggy che non hai nominato : PHOTO'S COOL - Photo School...come sito Su Facebook, Dove sono postati e commentati i Tuoi scatti ( e quelli di altri 240 Fotografi-Fotoamatori) ed assolutamente di libera consultazione inquanto Gruppo Aperto ! massimofassina.
RispondiEliminaHai ragione. Un grande saluto a tutti voi! Grazie Massimo ;)
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