Loris Francoletti: chi è?
Fotografo per passione e anche per professione, nel senso che son professionale e serio nel mio approccio e cerco sempre di migliorarmi ma anche e soprattutto di divertirmi facendo foto. E per professione perché per un periodo la fotografia, o il lavorare come assistente, era il mio lavoro.
Quando hai iniziato a fotografare?
Ho iniziato tardi, la prima reflex tutta manuale l'ho presa a 19 anni, la mia ragazza di allora comprava molte riviste di moda ed ero rimasto molto colpito dalle foto di Helmut Newton, Richard Avedon, e degli italiani come Paolo Roversi, Marco Glaviano. Poi c'era anche il fatto di avere a Senigallia un famoso fotografo come Giacomelli che mi ha incuriosito, mi ha portato a scoprire la fotografia non solo come mezzo per raccontare ciò che ci sta intorno ma anche per trasformare, e interpretare ciò che sta dentro e fuori di noi. Son sempre stato attratto dall'arte e dai procedimenti creativi, musica, poesia e arti visive.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Amo il ritratto per l'interazione che si crea con la persona che devo ritrarre, il paesaggio come ricerca di spazi linee colore, reportage perché mi piace raccontare storie, ma anche la fotografia di moda e quella commerciale perché si tratta di Team Work, persone che lavorano insieme per la realizzazione di una buona immagine.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Ho lavorato per anni con Foto Effimera e Roger Conti e Gabriele Moroni, mi hanno insegnato molto, sia nella teoria che nella pratica, poi ho lavorato come assistente a numerosi fotografi in Italia, soprattutto per Filippo Marconi, poi ad Amsterdam e Londra ed ho imparato senza sapere di imparare. Nel senso che un giorno mi son fermato e ho capito che avevo appreso un sacco di cose.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Ma la lista sarebbe veramente lunga, si va dai classici come Ansel Adams a gente nuova come Erwin Olaf.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Come detto ho iniziato con Yashica, poi son passato a Canon EOS 50 e son rimasto fedele a Canon. Mi è capitato di lavorare con Hasselblad Digitale, Pentax 67, Mamiya 7, banco ottico. Mi rimane una fascinazione molto forte per il medio formato. Ma son più che contento di lavorare in digitale. Adesso sogno Canon Mark II ma penso che mi dovrò accontentare di EOS 7D o EOS 60D.
Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?
Dipende dal periodo, dal momento. Le foto al mattino in inverno nel parco di Hampstead a Londra per atmosfera sono tra i miei scatti preferiti come un po' tutta la serie.
Fotografo per passione e anche per professione, nel senso che son professionale e serio nel mio approccio e cerco sempre di migliorarmi ma anche e soprattutto di divertirmi facendo foto. E per professione perché per un periodo la fotografia, o il lavorare come assistente, era il mio lavoro.
Quando hai iniziato a fotografare?
Ho iniziato tardi, la prima reflex tutta manuale l'ho presa a 19 anni, la mia ragazza di allora comprava molte riviste di moda ed ero rimasto molto colpito dalle foto di Helmut Newton, Richard Avedon, e degli italiani come Paolo Roversi, Marco Glaviano. Poi c'era anche il fatto di avere a Senigallia un famoso fotografo come Giacomelli che mi ha incuriosito, mi ha portato a scoprire la fotografia non solo come mezzo per raccontare ciò che ci sta intorno ma anche per trasformare, e interpretare ciò che sta dentro e fuori di noi. Son sempre stato attratto dall'arte e dai procedimenti creativi, musica, poesia e arti visive.
Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Amo il ritratto per l'interazione che si crea con la persona che devo ritrarre, il paesaggio come ricerca di spazi linee colore, reportage perché mi piace raccontare storie, ma anche la fotografia di moda e quella commerciale perché si tratta di Team Work, persone che lavorano insieme per la realizzazione di una buona immagine.
Hai fatto qualche corso di fotografia?
Ho lavorato per anni con Foto Effimera e Roger Conti e Gabriele Moroni, mi hanno insegnato molto, sia nella teoria che nella pratica, poi ho lavorato come assistente a numerosi fotografi in Italia, soprattutto per Filippo Marconi, poi ad Amsterdam e Londra ed ho imparato senza sapere di imparare. Nel senso che un giorno mi son fermato e ho capito che avevo appreso un sacco di cose.
Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Ma la lista sarebbe veramente lunga, si va dai classici come Ansel Adams a gente nuova come Erwin Olaf.
Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Come detto ho iniziato con Yashica, poi son passato a Canon EOS 50 e son rimasto fedele a Canon. Mi è capitato di lavorare con Hasselblad Digitale, Pentax 67, Mamiya 7, banco ottico. Mi rimane una fascinazione molto forte per il medio formato. Ma son più che contento di lavorare in digitale. Adesso sogno Canon Mark II ma penso che mi dovrò accontentare di EOS 7D o EOS 60D.
Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?
Dipende dal periodo, dal momento. Le foto al mattino in inverno nel parco di Hampstead a Londra per atmosfera sono tra i miei scatti preferiti come un po' tutta la serie.
Ma anche la serie di foto fatta ad Enrico, un bella giornata e un super modello!
Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Finire il sito internet e incominciare a fare mostre e partecipare a concorsi. Inoltre rinnovare e ampliare il portfolio con serie di ritratti ed altri progetti che vorrei realizzare.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
No, sfortunamente.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Su riviste anni fa. Su quotidiani nazionali invece si, le mie foto sono uscite spesso su "il Corriere della Sera", "la Repubblica", varie riviste di musica. Oltre a parecchi siti di gruppi musicali.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Dipende dal progetto sul quale sto lavorando. Comunque tra scatto, selezione immagini, archivizione, back up archivio, mi porta via del tempo.
Raccontaci qualche episodio curioso o simpatico legati alla tua esperienza.
Un ricordo sempre carino è quando ad un concerto una ragazza mi tira per sbaglio l'acqua, poi quando vede che ho il pass del gruppo incomincia a fare la gruopie ed a scusarsi ed arruffianarsi per poter andare nel back stage :) Oppure una famosa modella in servizio circondata da pecore che scappa impaurita dalle pecore stesse.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Che son migliorato! A parte questo, alcuni son ricordi e altri son spunti. Vero è che ho tante cose che non guardo più. Perché tra diapositive e negativi ho parecchia roba a casa.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Su flickr e facebook.
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Copiare gli altri, capire cosa funziona e perché, capire cosa ci interessa, guardare tante foto su libri, riviste giornali, studiare i maestri e la tecnica. Avere la mente aperta. Studiare storia dell'arte. Guardare film.
Finire il sito internet e incominciare a fare mostre e partecipare a concorsi. Inoltre rinnovare e ampliare il portfolio con serie di ritratti ed altri progetti che vorrei realizzare.
Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
No, sfortunamente.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Su riviste anni fa. Su quotidiani nazionali invece si, le mie foto sono uscite spesso su "il Corriere della Sera", "la Repubblica", varie riviste di musica. Oltre a parecchi siti di gruppi musicali.
Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Dipende dal progetto sul quale sto lavorando. Comunque tra scatto, selezione immagini, archivizione, back up archivio, mi porta via del tempo.
Raccontaci qualche episodio curioso o simpatico legati alla tua esperienza.
Un ricordo sempre carino è quando ad un concerto una ragazza mi tira per sbaglio l'acqua, poi quando vede che ho il pass del gruppo incomincia a fare la gruopie ed a scusarsi ed arruffianarsi per poter andare nel back stage :) Oppure una famosa modella in servizio circondata da pecore che scappa impaurita dalle pecore stesse.
Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Che son migliorato! A parte questo, alcuni son ricordi e altri son spunti. Vero è che ho tante cose che non guardo più. Perché tra diapositive e negativi ho parecchia roba a casa.
Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Su flickr e facebook.
Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Copiare gli altri, capire cosa funziona e perché, capire cosa ci interessa, guardare tante foto su libri, riviste giornali, studiare i maestri e la tecnica. Avere la mente aperta. Studiare storia dell'arte. Guardare film.
Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Beh, sicuramente ringrazio Libero per avermi dato la possibilità di parlare un poco di me. E ringrazio genitori, amici e tutti quelli che hanno posato per me.
Beh, sicuramente ringrazio Libero per avermi dato la possibilità di parlare un poco di me. E ringrazio genitori, amici e tutti quelli che hanno posato per me.
Nessun commento:
Posta un commento