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Informo che la pubblicazione di nuove interviste è al momento sospesa a causa del poco tempo a disposizione per seguire il blog come meriterebbe, mi dispiace...
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Mi scuso per l'inconveniente con gli affezionati lettori e (spero) a presto!
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martedì 26 marzo 2013

Fotografi nel web #178: Kasco ph (Marco Testaquatra)




Kasco ph (Marco Testaquatra) : chi è?
Se qualcuno lo sa mi informi perfavore!! A quasi 40 anni non ho ancora piena coscienza di me. eheheh! Artista, fotografo, amatore, non saprei. Prima di tutto sono una persona. Di sicuro posso dire cosa non sono: un uomo che non si fa domande o che si accontenta delle risposte, ma essendo qui a parlare di fotografia, sono solo uno che cerca, e la fotografia mi aiuta molto. E' terapeutica.  
Mi viene sempre in mente la fotografia di Margaret Bourke-White sul Chrysler Building intenta ad osservare lo skyline prima di fotografare, non che mi paragoni a lei. 

Quando hai iniziato a fotografare?
A dire il vero ho cominciato a premere il tasto di scatto in fase adolescenziale, ero curioso di capire la prospettiva degli altri che mi vedevano, e così ho scoperto l'autoscatto (Uno nessuno, centomila?). Al tempo stesso ero attratto inconsapevolmente da tutto ciò che era estetico, grafico ed ai tempi la rivista Max sfornava immagini che appendevo in camera per il gusto di poterle vedere tutti i giorni, per lo più bianco e neri di gente come Avedon & Co. (era il periodo delle vere Top model), ma non ero interessato a "chi" scattava, ancora non me ne curavo, ma a "cosa". Il "come" è storia più recente.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Non saprei, essenzialmente attraverso la fotografia faccio ricerca interiore, quindi non ho un genere principale, cerco ciò che sono, contraddizione ed emozione. Sono attratto dalle persone e dai luoghi che le ospitano, dal modo di interagire, dalle dinamiche comportamentali. Faccio foto agli eventi live perchè lì ho modo di assistere a tutto ciò e perchè la musica mi smuove l'EMOZIONE, e per lo stesso motivo lo faccio alle serate burlesque della Voodoo Deluxe, ed ancor di più nel mondiale Superbike e nel cross dove il mio essere "motociclista fino all'osso" si può esprimere anche senza la manetta!!

Hai fatto qualche corso di fotografia?
Ancora no, ma ne avrei bisogno. Studio da autodidatta grazie ad internet e sono fortunato di poter chiedere consiglio ad alcune persone autorevoli per me.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Non vorrei passare per presuntuoso o superficiale, ma sono sempre stato attratto dalle immagini in sè, e la domanda successiva del "chi l'ha fatta?" ho cominciato a pormela molto tardi (troppo!). Direi delle ovvietà citandone alcuni. Ad ogni modo tutti coloro che hanno l'IO al centro dei loro scatti. Reportage in particolare.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Da ragazzino quel che capitava fino a rompersi, dall'usa e getta a quella in regalo col Dixan. Dopo una pausa di 10 anni ho ricominciato con le compatte e poi "reflex amore mio" D60. Attualmente sono approdato al porto della Nikon D700. Non sembra, ma ste ragazzine costicchiano!

Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?
Quelli degli altri, ma se devo scegliere tra i miei, quelli dove ho il coraggio di guardarmi dentro.


Non sono legato ai miei scatti per la qualità fotografica, ma per i momenti "speciali" che testimoniano, come il primo scatto fatto nel box Superbike di Ayrton Badovini (pilota Bmw)...


la prima foto "seria" venduta...


...oppure ogni volta che ho il coraggio di ritrarre la mia compagna di vita.


Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Man mano che scatto acquisisco confidenza con il mio voler essere un fotografo, ed avendo le idee più chiare, ultimamente ho messo in cantiere alcuni progetti di reportage per i quali ho steso già uno storyboard. Voglio sempre carpire l'anima delle persone. Togliere le maschere che ci mettiamo e raccogliere il "primo sorriso". Siamo tutti un po' personaggi no? A volte incosapevolmente. La musica live è comunque tra le mie prime scelte per le emozioni che continua a darmi, e tutti gli eventi che vedono le persone cimentarsi in qualcosa di espressivo, mi cattura. Mi piace farmi rapire dalle emozioni, ed è il riscatto la parte più gustosa. Attualmente, comunque, prosegue l'esperienza in coppia con Paolo Zauli chiamata "Life as a Race" dove tentiamo di raccontare l'uomo-pilota alle prese con la sua cavalcatura; l'emozione, l'adrenalina, la caparbietà di un gesto tecnico difficile da imbrigliare con la tecnologia. Contemporaneamente, grazie ai ragazzi di Voodoo Deluxe (agenzia italiana di burlesque), io e Paolo stiamo lavorando ad qualcosa che potrebbe rivelarsi sorprendente. 

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
No, mai, o perlomeno non ancora. Sono ancora un principiante. Credo solo ora di cominciare a produrre scatti "guardabili". Comunque al mio ego piacerebbe.
Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Non li sto cercando (non che sia un male farlo), ma mi verrà il coraggio di sottoporre qualche scatto prima o poi. Promesso.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Con la testa tantissimo. Immagino le situazioni, le luci, le pose, le espressioni e annoto tutto. Mi chiamano "squadrino" ahahah! Nei fatti, tutto il tempo che avanza dal lavoro ufficiale ed alla voglia di stare con la mia compagna.

Raccontaci qualche episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
L'episodio al quale sono legato di più è quello che mi ha portato a conoscere un fotografo che oggi è colui che detiene i meriti dei miei progressi, Paolo Zauli. Mi sprona alla sua maniera anche se sono "gnucco". Ascoltavo Virgin Radio e ad un certo punto è stata annunciata l'intervista ad un fotografo italiano di musica live in occasione dell'uscita del suo libro "A.Live". Al termine, corro al pc a cercare tutto di lui e da subito mi imbatto in una serie di immagini cariche di emozione e forza. Proprio quello che tento di carpire anche io, il famoso "momento". "Perchè no?" mi sono detto, l'ho contattato ed ora mi ritrovo coinvolto nei suoi progetti. Sono ancora emozionato e grato.
Il più divertente è stato qualche anno fa, quando andai ad un concerto di Iggy Pop con un amico e, non avendo pass fotografico, ho passato una giornata campale a 42°C senza ombra e poca acqua, in attesa che aprissero i cancelli. Ero posizionato alla transenna e, una volta iniziato il concerto, al 4° brano "shake appeal" la gente si è riversata sul palco. Nel tentativo di proteggere la macchina fotografica, ma soprattutto di non perdere la posizione, ho esaurito le ultime forze e sono svenuto come un pirla ahahah! un vero rocker!!! Per fortuna la security ed il mio amico mi han tirato fuori di lì ed in pochi attimi ho ripreso lucidità a tal punto che, seguito dall'amico preoccupato, per continuare a fotografare dalla pit e far godere lo spettacolo a lui, ho finto di stare ancora male per prendere tempo. Ci hanno sbattuto fuori comunque.

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
"It's a long way to the top if you wanna rock 'n' roll" (Ac/Dc), ma per fortuna mi guardo raramente indietro perchè se lo faccio "cancello". Mi piace quel che deve venire.

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
DeviantArt: http://kascodesign.deviantart.com

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Il caro Libero Api, recentemente, mi ha dato l'occasione di leggere un'intervista impossibile fatta a Mario Giacomelli di cui cito una parte:
"A chi si avvicina al mondo della fotografia dico soltanto: scegli, o continui ad avvicinarti per tutta la vita e allora è meglio coltivare gerani, oppure buttati, ubriacati, godi, soffri, sbaglia, bisogna sbagliare, entra nell’immagine che vorresti prima ancora di scattarla, vedi se puoi viverci e sopravvivere a quello che si muove intorno, non fare fotocopie, fai poesia di carne di terra della materia di cui tutti siamo fatti allo stesso modo."
Ecco, io ci sto ancora pensando e, per mia natura mi sto arrovellando. Sono l'ultima persona a poter dare consigli, ma se mi chiedete se fare fotografia mi fa star bene, allora si. PROVATECI.


Fotografie: © Kasco ph

Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Ringrazio Federica, la MUSA del mio romanzo. Perdonatemi, ma devo dirlo: la donna più ROCK che ci sia.
Ringrazio Paolo Zauli per la sua introversa estroversione e per l'infinita pazienza. Guardate i suoi lavori.
Ringrazio Libero Api che oltre ad avermi coinvolto in questa mia PRIMA intervista, mi ha dato modo di osservare quanto sia importante essere anche impresari (non imprenditori) delle proprie capacità. Una persona attenta e discreta, i suoi scatti lo dimostrano.
Più che un saluto vorrei dirvi arrivederci, stay tuned.
Ps: scusate la troppa sincerità.

Le interviste ai "Fotografi nel Web" sono una rubrica del blog: Dentro al Replay

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