Comunicazione di servizio: il blog non è più attivo né aggiornato dall'11 aprile 2013

Informo che la pubblicazione di nuove interviste è al momento sospesa a causa del poco tempo a disposizione per seguire il blog come meriterebbe, mi dispiace...
Invito comunque gli utenti a navigare sulle pagine alla ricerca di interessanti interviste, ad esempio questa (postuma) a Mario Giacomelli.

Mi scuso per l'inconveniente con gli affezionati lettori e (spero) a presto!
Ricerca personalizzata

mercoledì 28 ottobre 2009

Fotografi nel web #92: Daniele Meschini (Dani Mesk)

Pubblicato su Dentro al Replay il 28/10/2009




Daniele Meschini: chi è?
Fotografo per professione, per passione o quale altra definizione ti si addice di più?

Daniele Meschini, meglio conosciuto in rete come Dani Mesk. Mi definirei piuttosto "fotografatore" appassionato.

Quando hai iniziato a fotografare?
Nella seconda metà degli anni 80, con una reflex manuale.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
All’inizio, come tanti, ho iniziato con la fotografia paesaggistica, agevolato dalla bellezza della natura e architettonica della zona in cui vivo, la Maremma Toscana. Ultimamente alterno la fotografia di reportage musicale, visto che sono un appassionato di musica e seguo tutti i concerti della mia zona, con il ritratto ambientato, composizioni concettuali in ambiente horror dark gothic, ovviamente con un cospicuo uso di programmi di fotoritocco.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, ho solo letto alcuni libri e seguito i consigli di fotografi più esperti, adesso seguo molto le nuove tecniche su internet.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Mi piacciono i classici Ansel Adams, Cartier Bresson e così via... anche se nessuno di questi è fonte di ispirazione. Di quelli attuali apprezzo alcuni artisti che ho conosciuto tramite la rete anche se non conosciuti magari a livello mondiale, sono per lo più dell'Europa dell’est e dei paesi scandinavi, fra questi, i giovani Andrzej Dragan e Renè Asmussen. E nel campo della digital art Ben Gossens.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
In passato ho utilizzato attrezzatura Canon, negli ultimi anni sono passato a Nikon. Attualmente utilizzo due reflex con obiettivi e zoom che coprono una larga focale da 10 a 400 mm.

Qual è lo scatto al quale sei particolarmente legato?
Ce ne sono molti, è difficile fare delle scelte, dal punto di vista emotivo potrei segnalare questo:


E' stato fatto al volo di notte alla fine di una partita di baseball e secondo me è molto significativo di come dovrebbe essere lo sport.

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Ho un paio di progetti in cantiere sul tema del ritratto ambientato, in più devo preparare un'esposizione di foto di concerti musicali.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Si, ho fatto diverse mostre in questi ultimi anni sia a livello personale che a livello collettivo con il mio gruppo, il photodigitalgrosseto. Allego qualche link più recente:
INCUBUS
IL BIANCO
DAL TRAMONTO ALL'ALBA

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Si, ho partecipato e vinto diversi concorsi e avuto qualche pubblicazione su siti importanti. Su tutti, il concorso fotografico della Regione Toscana e la pubblicazione sulla home page di Repubblica.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Tanto, gran parte del mio tempo libero.

Raccontaci un episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Nell’estate del 2005 in vacanza sulla costa ligure, mentre facevo degli scatti di strada, ho ritratto una ragazza sconosciuta mentre stava passeggiando... Dopo 4 anni in vacanza a Dubai ho ritrovato quella stessa ragazza casualmente, mi sono ricordato di quello scatto, e non ti immagini la sorpresa della stessa quando lo ha visto! :-)

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Penso che dovrei cancellarli. :-) Soprattutto quelli a pellicola.

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Ho un sito personale: www.danimesk.com
Inoltre pubblico e ho pubblicato su tante community fotografiche, sono tutte elencate nella home page del mio sito.


Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Cercare di fare le cose con passione e poi qualcosa di buono verrà sicuramente fuori.








Fotografie: © Daniele Meschini

Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Un saluto a tutti gli appassionati di questo affascinante mondo.

martedì 27 ottobre 2009

"Libero Api: l'intervistatore intervistato" su Photophobie

Abbiamo intervistato Libero Api, l'intervistatore per eccellenza dei fotografi del web. Abbiamo anche deciso di lasciare l'intervista aperta e chi vorrà rivolgergli delle domande. Trovate il tutto sul forum: "Interviste possibili e impossibili".
Buona lettura

Una cosa così potevano inventarsela solo quelli di Photophobie ;-)
Clicca qua o sul muso del gatto per leggere l'intervista!

martedì 20 ottobre 2009

Fotografi nel web #91: Mario Bucolo

Pubblicato su Dentro al Replay il 20/10/2009




Mario Bucolo: chi è?
Da 25 anni faccio l'imprenditore ed il consulente, in particolar modo nel settore della cultura e del turismo. Come consulente mi occupo, a livello internazionale, di marketing e comunicazione per i musei, le arti ed il turismo culturale. L'anno scorso è uscito, negli States, il libro di riferimento per il settore, scritto dai fratelli Kotler e che mi vede tra gli autori ospiti. Da quasi due anni mi sto occupando, a livello professionale, anche di fotografia.

Quando hai iniziato a fotografare?
Da sempre ho avuto questa passione, ma devo dire che ho scattato più per ricordarmi i luoghi dove ero stato e per farli vedere a casa che per uno scopo specifico. Ho sempre prodotto quantità enormi di fotogrammi in ogni mio viaggio, con reflex o compatte a pellicola. Girando spesso da solo, gli scatti mi permettevano di condividere i luoghi visitati con gli amici e con i miei cari. Da 3/4 anni l'occhio è cambiato, non faccio più scatti da cartolina ma cerco di "incontrare" la giusta luce, ho iniziato - in modo naturale e spontaneo - ad accorgermi non solo del soggetto/monumento/paesaggio da fotografare ma anche dell'intorno. Man mano mi sono accorto di crescere, di realizzare degli scatti molto più belli e sensati. Di questa evoluzione si sono accorti i miei amici (alcuni anche fotografi professionisti) che, proiezione dopo proiezione, restavano sempre più affascinati non solo dai luoghi ma dal senso del racconto e dei luoghi reso dai miei scatti. Contemporaneamente la passione è andata aumentando e ad un certo punto ho deciso di scommettere su me stesso affiancando, con modestia ed umiltà, la professione di fotografo alla mia attività imprenditoriale e di consulenza.

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Impazzisco per il genere landscape ma non ignoro gli scorci di città e la street photo così come le celebrazioni religiose. In generale mi definirei un travel photographer inserendovi, appunto, anche i settori street-photo, people e sense-of-place, con puntate di reportage (America's Cup, Maratona di New York, feste religiose, storm chasing). L'advertising e la moda non mi dispiacerebbero come settori ma preferirei trattarli a luce naturale, senza dannarmi per il set-up luci di uno studio.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, sono assolutamente autodidatta però divoro letteralmente ogni informazione, consiglio, trucco che trovo, per esempio, sul web e mi sento molto confortato dall'assistenza di Tau Visual. Poi ho comprato, negli USA, diversi libri specialistici, alcuni anche usati come libri di testo per esempio alla NYU. Mi nutro anche delle immagini di altri fotografi, sia sul web che su libri di foto. Adoro leggere libri scritti dagli stessi fotografi, ultimamente ho letto "L'immaginario dal vero" di H.Cartier-Bresson e sto leggendo "Meglio ladro che fotografo" di Ando Gilardi.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
In generale vado pazzo per il gruppo "Magnum", su tutti Bresson, Robert Capa, H. Erwitt ed il nostro Fernando Scianna che recentemente ho avuto modo di incontrare a New York (Erwitt) e Catania (Scianna). Anche Helmut Newton è tra i miei preferiti. Ma rilevante ed importante, Scianna e Seminerio inclusi, è la "scuola" siciliana con la tradizione di Giuseppe Leone ed i reportage di Fabrizio Villa, su tutti.

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Varie reflex a pellicola e compatte, poi ho iniziato ad avere le prime digitali compresa la prima Canon a floppy disk nel 1986, poi la macchina digitale della Apple e poi varie compatte o addirittura microcamere. Poi la "rivoluzione" è avvenuta con l'acquisto della prima Sony a 5mpixel una DSC-100 rossa! Appena Sony ha lanciato l'Alpha 100 sono stato tra i primi acquirenti in Italia, comprando poi diversi obiettivi Minolta su Ebay. All'Alpha 100 ha seguito, non appena disponibile, l'Alpha 700 e sto prevedendo l'acquisto dell'Alpha 900 principalmente per il viewfinder "cinematografico" che ha. Uso principalmente la lente 18/200 Sony oppure un 50mm F1.7 ed un 24mm 2.8 Minolta o un 100/300 Sigma, ora sto acquistando il Tamron 70/200 f2.8 ed il 17/50 f2.8, ho acquistato anche una Minolta X300 usata sempre su Ebay. Per il "quotidiano" uso con soddisfazione una Panasonic Lx3 che porto sempre con me. Da qualche mese ho acquistato e fatto restaurare una Ikon Zeiss del 1936, portatile a soffietto, che uso con pellicola 6x9 (120) in B/N, una bella camera anche se complessa per la messa a fuoco (la foto è stata realizzata con questa fotocamera lo scorso febbraio).

Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?
Quello dei tulipani nello spartitraffico di Park Av. a New York per la particolarità dell'effetto di questi tulipani trasparenti in mezzo ai grattacieli, quelli della sezione di storm chasing del maggio 2008 per i contrasti di luce, e le foto realizzate in Virginia nel novembre del 2007 per i colori incredibili dell'autunno. Proprio quando son stato a caccia di Tornado ho scattato Alone che mi dato diverse soddisfazioni a livello di concorsi.



Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Sto cercando di portare la mostra "Temi dal mondo" in altre location espositive sia italiane che estere. Sto lavorando alla sistemazione di un reportage che riguarda la città di New York sperando di poter fare una mostra a Manhattan. Sto lavorando anche ad un libro fotografico sul venerdì Santo a Pietraperzia, un paese in provincia di Enna dove il Cristo viene portato in processione su una trave di oltre 20mt, retta da oltre 400 strisce di seta tirate dai fedeli, molto suggestivo. Ho vari altri progetti sia per uso editoriale che espositivo che sto cercando di preparare. Poi cerco sempre di migliorarmi, di partecipare a nuovi concorsi ma soprattutto di porre le basi per far della fotografia il mio lavoro principale, da qui a 5 anni.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
L'11 novembre 2008 ho inaugurato, a Catania, la mia prima mostra "Temi dal Mondo", addirittura una personale che ho curato dalla progettazione all'allestimento fin alla cura delle didascalie. 10 quadri per 10 temi, dalle Città del mondo agli alberi, dallo storm chasing alla maratona di New York, da San Francisco alle luci urbane delle città. Dalle foto dal cielo alle persone del mondo. In ogni quadro dalle 9 alle 11 fotografie in formato 20x30. E poi 5 stampe singole, 60x40, di altrettante foto in qualche modo attinenti ai temi. Nelle didascalie dei dieci quadri tematici ho riportato frasi di Ferdinando Scianna e di H.C. Bresson. La mostra, aperta per 15 giorni, è stata ospitata dalla galleria PArtè, uno spazio d'arte ricavato nel piano nobile di un antico palazzo, sopra ad un ristorante molto elegante. Ho scelto questo ristorante-galleria anche per iniziare ad 'educare' il pubblico catanese alla fotografia sperando che i clienti del ristorante sarebbero stati incuriositi ed attratti dalle foto in mostra. E così effettivamente è stato con un gran successo di pubblico, a partire dall'inaugurazione che è stata tra le più partecipate a Catania.
Lo scorso aprile ho inaugurato la mia seconda mostra personale "Onde di Barocco in Festa", una trentina di fotografie divise in 3 temi principali: Mare, Barocco e festa di Sant'Agata. L'intera mostra era "dominata" da una foto, base 150cm, dell'Etna innevato, ripreso in notturna e con l'eruzione che ne squarciava un fianco.

Hai mai avuto riconoscimenti in concorsi fotografici o pubblicazioni delle tue foto su libri o riviste?
Il riconoscimento di maggior rilievo è anche il più recente, la mia foto Alone (un cane che si aggira tra le rovine della casa dove la sua famiglia ha trovato la morte per un Tornado) ha ricevuto l'Honor Mention all'IPA (International Photographics Awards) di Los Angeles, nella sezione Feature Story Pro. La stessa foto, in coppia con un'altra similare mi è valso invece il riconoscimento di "Autore segnalato" al PremoFotografico 2008 organizzato da Tau Visual, con pubblicazione sul libro del concorso. Altre 4 fotografie, sempre scattate durante la caccia ai Tornado, sono entrate in shortlist nella categoria Joy al Travel Photography of te Year 2008. Altre foto in shortlist nelle edizioni 2007 e 2008 del concorso internazionale bandito dall'Acaf di Catania, e co-promosso dal Parlamento della Regione Sicilia, sui diritti dell'uomo. Sono inoltre rientrato tra gli "autori finalisti" nell'edizione 2009 del premiofotografico.org.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Da settembre 2007 a maggio 2008 ho passato molto tempo sul campo a fotografare all'estero. Negli ultimi mesi mi sono concentrato sull'ambito territoriale della Sicilia e su alcune celebrazioni religiose (sto lavorando ad un libro sul venerdì Santo a Pietraperzia in provincia di Enna). Anche quando, purtroppo, non riesco a stare in giro per fotografare, ogni giorno dedico almeno 90 minuti navigando tra siiti internet e blog attinenti la fotografia.

Raccontaci qualche episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
In primis l'adrenalina al massimo durante la caccia ai Tornado, ogni giorno circa 500miglia in van per spostarci sui "campi di caccia". Le sirene di allarme suonavano, la gente scappava e noi invece ci infilavamo nella tempesta, sempre con occhio vigile al radar di bordo. Ma anche i match di America's cup svoltisi a Trapani, la prima volta che stavo in barca per così tanto tempo e con un mare veramente tempestoso, alla fine dopo aver vomitato anche l'anima mi sono abituato. E poi l'incredibile fortuna che ho sugli aerei di linea, quando passano sopra qualche città ed io riesco a fare fotografie stupende su New York, Parigi, San Francisco, l'Etna, le isole Eolie e lo stretto di Messina.

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Penso soprattutto ai posti dove sono stato, alle emozioni vissute ed a quel che ho fatto prima e dopo le foto realizzate ed alle persone con le quali mi trovavo. Principalmente sono dei bei ricordi.

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Sul mio sito www.mariobucolo.info
ho anche un news/blog sulla fotografia
http://moreaboutphotography.blogspot.com/
e naturalmente un profilo ed una pagina su FaceBook, poi sono presente anche su Lightstalkers
Da ora anche su iFolio un'interessante applicazione per iPhone; invito a vedere anche lì il mio portfolio e magari a registrarlo tra i favorites così da incrementare il numero dei miei "fan".

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Fregarsene di tutti quelli che si concentrano solo ed esclusivamente sull'aspetto tecnico della fotografia e non sulle emozioni suscitate e/o sui fatti raccontati. Così come diffidare da chi in uno scatto da strada, senza alcuna posa o studio, poi va a vederci la Z tracciata dalla strada o la Y creata dai personaggi... ma per favore... sono solo esercizi mentali a posteriori. Scianna dice che la fotografia è fatta da un 10% di talento, un 10% di fortuna e l'80% di lavoro. Io rimodulerei il concetto assegnando il 40% al talento, il 20% alla fortuna ed il restante 40% al lavoro ma fortemente contaminato dal marketing. Se mi si permette, con modestia, anche un consiglio sullo sconsiderato uso del bianco e nero, o si scatta in pellicola usandone una proprio in b/n oppure reputo assurdo convertire in b/n una fotografia digitale che, per sua natura, nasce proprio a colori. Toscani dice che si scatta in b/n per ignoranza del problema cromatico. Io non sono così estremo, mi piace il b/n ma quando è originale, non quando si tratta di una mera trasformazione di un'immagine nata a colori o quando si usa solo per seguire la moda o per sentirsi fighi!








Fotografie: © Mario Bucolo Photography

Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Devo dire che l'impulso principale a far della fotografia qualcosa più che un hobby è venuto dai miei amici, da chi vedeva le foto dei miei viaggi e mi diceva che avevo saputo trasmettergli la stessa emozione dell'esser sul luogo ed anche qualcosa in più. Quindi il ringraziamento va a loro, ma in primis a mio padre che da sempre fa delle belle foto sin dalla sua vecchia Zeiss... distrutta un giorno di tanti anni fa precipitando dalla grande diga olandese... Un ringraziamento anche agli amici fotografi che, con le loro critiche ed i loro suggerimenti mi aiutano a crescere.

mercoledì 14 ottobre 2009

Fotografi nel web #90: Luca Dessena

Pubblicato su Dentro al Replay il 14/10/2009





Luca Dessena: chi è?
Sardo DOC, 33 anni, avrei voluto vivere a cavallo degli anni 60' e 70'. Innazitutto papà di due bellissimi bimbi, Leonardo di 4 anni e Riccardo di 18 mesi. Dopo anni trascorsi nel settore informatico e sportivo mi sono ritrovato per esigenza e bisogno a lavorare nel settore delle telecomunicazioni. Fotoamatore... cautelativamente preferisco non attribuirmi l'appellativo di "fotografo", penso che sia un termine fin troppo abusato. Quindi fotoamatore per passione, una passione pura e forte.

Quando hai iniziato a fotografare?
Fotografo seriamente da alcuni anni, prima era solo un qualcosa che facevo quando mi capitava. Erano anni in cui il mio tempo era riempito da un'altra mia passione che per il momento, per scelta e necessità, ho dovuto accantonare. Da un lato non è un male in quanto la fotografia sta piano piano assopendo questa mancanza. Anzi diciamo che il vuoto è stato quasi del tutto riempito... chi mi conosce bene sa di cosa parlo :-)

Quale genere ti piace maggiormente fotografare?
Penso sia una questione molto caratteriale. Mi sento fortemente attrato dalla street, dal ritratto (specialmente ambientato), adoro il reportage e penso che il BN sia un linguaggio di forte impatto emotivo, devo però ancora imparare a non abusarne troppo. Non mi sento adatto per generi come il glamour o lo still life, generi che aprezzo in quanto la tecnica è fondamentale, mi piace guardarli e cercare di carpirne la tecnica più efficace, ma non sento l'esigenza di provarci. Stessa cosa dicasi per il paesaggio, preferisco ammirare i bei lavori degli altri. Mi piace stare in mezzo alla gente, cercando possibilmente di ricercare l'empatia necessaria alla riuscita di uno scatto.

Hai fatto qualche corso di fotografia?
No, tutto quello che so l'ho imparato e continuo a imparare, da autodidatta, consumando manuali, pagine di dispense. Secondo me un corso base può servire solamente a indicarti la via da seguire, poi scegli tu in che modo percorrerla. Oggi come oggi penso che il maggiore supporto che si possa trovare sia rappresentato dai Forum e dalle varie community presenti nel web. Qui il confronto diretto con chi ne sa più di te è la cosa fondamentale, e permette di farti notare velocemente pregi e soprattutto errori dei tuoi lavori. E' doveroso dire che per frequentare assiduamente una o più community bisogna avere la mente aperta e "svuotarsi" completamente di ogni minima presunzione... Quello che comunque mi piacerebbe fare adesso sarebbe un corso di mirato e impegnativo di fotogiornalismo, nonché migliorare sempre di più la tecnica fotografica propriamente detta.

Quali sono i fotografi del passato e del presente che più apprezzi?
Tra gli italiani, su tutti, Gianni Beregno Gardin, Scianna e Giacomelli, tra gli stranieri ho un debole per Elliot Erwitt e Abbas. Poi chiaramente tanti altri, anche meno conosciuti, per esempio Bernd Weisbrod, autore di "Irish Moments", tuttora per me un modello. Gianni Berengo Gardin, definendosi un "manovale della fotografia", mi colpii per una frase che disse durante un'intervista: "Non tendo a fare belle foto, ma buone foto, con contenuti di comunicazione e di racconto", personalmente per me questo è il succo della fotografia...

Che attrezzatura fotografica hai usato nel passato, e quale stai attualmente utilizzando?
Ricordo ancora con affetto una bridge Kodak, la P880. Attualmente utilizzo una Canon EOS 350D con grip aggiuntivo, con un Tamron 17/50 2.8, un Sigma 55/200, un Canon 50 1.8, un Tamron 28/200 che sta dando gli ultimi segni di vita, e un flash Metz. Ogni tanto è bello rispolverare la Canon analogica 3000V. Utilizzo fondamentalmente il 17/50 e il 50, per i generi che pratico sono quelli più funzionali allo scopo. Non sono un fanatico dell'attrezzatura... ma inizio a sentire l'esigenza di un secondo corpo :-)

Quali sono gli scatti ai quali sei particolarmente legato?
Questi: penso rappresentino al meglio l'essenza della mia terra, alla quale nonostante tutto mi sento molto legato. In Sardegna ci sono le mie radici, e quelle dei miei figli. Per alcune cose mi sento molto limitato, per altre fortunato e riconoscente.


Questa è stata scattata nel 2008, vecchie generazioni che guardano indietro e pensano alla loro vita vissuta, e nuove generazioni che guardano avanti, ma con dentro la loro indole isolana.


Questa invece è di fine 2006 o inizio 2007, scattata a San Sperate, piccolo centro agricolo in provoncia di Cagliari. Un uomo, forse un contadino a riposo, rimembra la sua vita di sudore, rappresentata nel murales.

Quali sono i tuoi progetti attuali e quali quelli per il futuro?
Diciamo che ho diverse cose per la testa, uno è un progetto che sta andando avanti da un annetto circa, è comunque un progetto a lungo termine. Ho diverse idee che sto cercando di sviluppare, ma quello che manca purtroppo è sempre il tempo... staremo a vedere.

Hai mai esposto le tue immagini in mostre fotografiche personali o collettive?
Non ancora, meglio non avere fretta per non rischiare di bruciarsi, però forse qualcosa si inizia a intravedere in lontananza... vedi sopra.

Quanto tempo dedichi alla fotografia?
Bella domanda :o) Dopo la famiglia e il lavoro, tutto il tempo che ho a disposizione. Non necessariamente scattando ci si dedica alla fotografia. Quando non scatto, sono davanti al PC o a qualche libro a studiare magari gli scatti degli altri, a studiare tecnica e tutto ciò che serve, oppure a partecipare a qualsiasi discussione fotografica. Le giornate di scatto le organizzo sempre in anticipo, per ragioni di tempo. Ci sono periodi che magari sto dedicando a progetti particolari, come adesso, che non sempre quando esco porto a casa i risultati sperati, magari esci di casa e ti fai km a piedi cercando di trovare quello che hai in testa... che magari non arriva. Comunque per tornare a bomba, tutto il tempo che posso, mentalmente anche di più!

Raccontaci qualche episodio curioso o simpatico legato alla tua esperienza.
Più che simpatici... direi rischiosi... Quando esco per fare qualche street spesso mi capita di imbattermi con persone che ti guardano male, non capendo il perché magari sei appostato per terra, dietro un muretto... da almeno 20 minuti cercando di costrure una scena che hai pensato, dopo un po' la gente si insospettisce... giustamente!!!

Quando rivedi i tuoi vecchi scatti cosa pensi?
Guarda, a questa domanda penso che ti potrei rispondere più concretamente tra 15 anni!!! A parte gli scherzi, io ragiono in questo modo: ogni scatto che penso sia buono, e lo è anche per gli altri perchè ci hanno letto qualcosa, allora è uno scatto riuscito. Di conseguenza è da "dimenticare" al più presto! Si rischia altrimenti di cullarsi negli allori e vivere di vecchie "conquiste" (per quanto piccole possano essere...) Quindi quello che ho fatto ieri è passato. Infatti ogni volta che uno scatto mi riesce entro "ironicamente in crisi" e sento che è il momento di ricominciare da capo la ricerca di qualcosa...

Dove sono pubblicate, sul web, le tue foto?
Al momento ho un sito personale in fase di realizzazione, quindi le mie foto sono ospitate sulla community Micromosso.com, che saluto.

Un pensiero a chi si avvicina ora al mondo della fotografia.
Questo un po' mi imbarazza, ma ci provo. Tre parole. Umiltà, Sacrificio e Dedizione. Quindi accettare tutte le batoste che arrivano, anche le più dure, accettarle, e a testa bassa andare avanti, con la consapevolezza che gli "schiaffi presi oggi" un domani daranno i loro frutti. E poi il confronto, mettere da parte la vergogna e l'orgoglio, per imparare da chi ha più esperienza o capacità. La cosa più bella alla fine è essere consapevoli che c'è ancora tanta strada da fare... e la mia non mi sembra neanche asfaltata!








Fotografie: © Luca Dessena


Vuoi concludere con un saluto o un ringraziamento?
Mmmm... molte. La prima è mia moglie che da 10 anni sopporta la mia testa dura e mi supporta moralmente. Poi saluto e ringrazio tutti gli amici sparsi per l'Italia che ogni giorno mi danno il supporto, consigli e mazzate per potermi migliorare sempre di più. Grazie di cuore!